«Dove arriva il vangelo c’è un’inondazione di gioia; che arrivi al singolo, o che incontri un’intera comunità, il risultato è sempre la gioia.
Ecco il vero termometro dell’evangelizzazione.»

(Bizzetti, Fino ai confini della terra. Meditazione sugli Atti degli Apostoli)

In questi giorni che stiamo leggendo gli Atti degli Apostoli mi sono imbattuto in questa frase che descrive sicuramente la Pasqua vissuta nelle comunità con cui stiamo camminando cercando di lasciarci inondare dalla gioia.

Le celebrazioni hanno questa caratteristica. Certo non tutte le celebrazioni hanno i momenti particolari come quello dell’intronizzazione della Parola o del ringraziamento finale, ma si canta sempre, anche se si è in pochi, non si smette di cantare.

Così è stato la notte della veglia di Pasqua nella cappella di Nostra Signora del Carmo, dove dopo le letture (con tutti i salmi cantati) c’è stata l’esplosione di gioia con il canto del Gloria. Sembrava che fosse un momento in cui c’era questa inondazione di gioia.

Così nella comunità dell’Assunta, dopo i battesimi, si canta e si fa festa. Certo, diciamo che serve anche un po’ di conoscenza del catechismo, ma «Dove arriva il Vangelo» la vita raggiunge la sua pienezza, la sua abbondanza.

Ed è stata anche la gioia della comunità di Santa Teresina del Bambin Gesù, dove con la Caritas abbiamo portato un po’ di sostegno a quelli che si sono dovuti spostare dai luoghi vicino al fiume dove c’era stata un’inondazione, purtroppo di acqua e non di “Vangelo”. Il vangelo però è stato messo in pratica condividendo un poco di cibo. E la gioia dell’incontro, la gioia dello scambio ha fatto evaporare un po’ dell’acqua che dell’inondazione.

Così si cerca di continuare questo annuncio che inondi di gioia.

Ho fatto una proposta nella comunità che seguo in modo particolare per aiutare i vari gruppi giovanili e non, ad avere un po’ di mezzi per le loro attività. Ho proposto di lavorare della terra e con la vendita dei prodotti avere i fondi per l’anno seguente e per le attività pastorali. Io fornirò il necessario per iniziare. Vedremo.

Ho concluso il primo ciclo di formazione sull’uso del computer. Come prevedevo abbiamo perso un po’ di persone per strada. Ma quelli che sono arrivati in fondo ogni tanto mi fanno vedere cose che stanno facendo per la scuola o per le attività parrocchiali. Abbiamo adesso iniziato un secondo gruppo…

Sento la pioggia che sta per arrivare… di solito pioggia significa che salta la corrente. Un fatterello che può far ridere, ma che qui succede. Io quando sento le statistiche sulla popolazione dei paesi africani, qualche risata mi scappa (non è la gioia del Vangelo!)

In questi giorni però c’è stata una situazione che aiuta a ridere delle statistiche: una giovane con il battesimo fatto un mese dopo la nascita nel 1997 e con un nome che poi non appare sulla carta di identità, carta di identità che riporta la data di nascita nel 2000. Battezzata nel pensiero di Dio…

Mi veniva in mente il salmo 138: Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio; sono stupende le tue opere, tu mi conosci fino in fondo. Non ti erano nascoste le mie ossa quando venivo formato nel segreto, intessuto nelle profondità della terra.

Un saluto a tutti e un augurio per prepararci alla Pentecoste.

Che la forza dello Spirito ci aiuti a annunciare il Vangelo per inondare di gioia questo mondo che molte volte non sa di avere la possibilità di viverla. Grazie a tutti del ricordo e della preghiera anche in questo giorno.

P. Martino Bonazzetti