Focus
Il Covid-19 in Africa
Il virus si stava diffondendo a ritmi sostenuti in Europa e giornalisti e analisti già si preoccupavano dell’Africa: il continente più vulnerabile, più sprovvisto di strutture sanitarie, più esposto alle conseguenze sociali e economiche. E si moltiplicavano le previsioni catastrofiche.
Sei mesi dopo niente di tutto questo è successo. Il Paese africano più colpito, che da solo concentra più della metà dei casi di contagio e di morti, è il Sudafrica, decisamente il Paese più sviluppato e più vicino agli standard europei. E poi altri 3 Paesi del nord-Africa, affacciati sul Mediterraneo: Egitto, Algeria. Marocco.
Invece l’Africa Nera ha resistito, ha affrontato dei duri lockdown, l’isolamento delle loro capitali, la carenza di cibo, le dure condizioni delle popolazioni delle periferie.
In questo focus diamo la parola a dei testimoni d’eccezione: i nostri missionari che vivono in Africa, fianco a fianco di chi lotta ogni giorno per sopravvivere non solo all’epidemia, ma alla fame e alla miseria.
Ecco una selezione di articoli che vi proponiamo:
Covid in Africa: tentativi di “ripresa” delle attività religiose
In Africa, oggi 23 luglio, i casi di Covid-19 erano 770.000, la metà dei quali nel solo Sudafrica. Altri 4 Paesi concentrano il 25% dei casi: Egitto, Nigeria, Ghana, Algeria. Il restante 25% dei casi è diluito negli altri 49 Paesi del continente. Covid e crisi alimentare La curva dell’epidemia è ancora instabile: quando sembra esser giunto il picco, la curva si innalza di nuovo…
P.Silvano Galli: “Coltiviamo l’artemisia, efficace per il covid-19”
Kolowaré, il villaggio dove risiedo e ha sede la mia parrocchia, è un centro di produzione dell’artemisia. La coltivano diversi gruppi e associazioni di contadini. Anni fa era stato lanciato dalle autorità sanitarie locali un progetto, rivolto ai contadini di Kolowaré e della sua regione, per estendere la coltivazione di questa pianta, originaria dell’Asia, che che ha notevoli e provate proprietà anti-malariche, allo scopo di usarla nella prevenzione di questa malattia che ogni anno miete 400.000 vittime, con più di 200 milioni di infettati.
Solidarietà con le popolazioni africane colpite dal coronavirus: fai anche tu un dono
In questo tempo di coronavirus, la SMA è impegnata a sostenere la popolazione dei Paesi africani in cui operano i nostri missionari. Siamo vicini a chi è più colpito dalle conseguenze del confinamento:
- abitanti dei quartieri popolari, che vivono alla giornata, che devono scegliere se morire del virus o di fame;
- tante donne che ricavano il sostento per i figli dal commercio minuto e ambulante, ora limitato delle misure di quarantena;
- studenti universitari rimasti bloccati in un Paese straniero che non ricevono più borsa di studio o sostegno economico;
- malati che non hanno la possibilità di accedere alle cure sanitarie, che in tante parti dell’Africa non sono gratuite.
P. Renzo Adorni: “come si sopravvive a Kikolo nonostante il covid”
Qui nella grande periferia nord di Luanda, quartiere di Kikolo, per ora si sopravvive: i casi di infettati dal Covid-19 sono molti di più di quelli che dichiara il governo. Dalle stime della società civile in tutta l’Angola sarebbero qualche migliaio, invece del centinaio delle cifre ufficiali. In maggioranza è gente giovane e anche ragazzi, ma i morti sono pochi. E poi Dio è africano, come dice qui la gente, e si prende cura di loro con più benevolenza.
Video sul Covid-19 in Africa, ricevuti dai nostri missionari
Tre brevi video prodotti da Antonio Guadalupi, con la collaborazione di p. Dario Dozio. Hanno contattato via skype tre nostri missionari, diventati per un giorno nostri reporter: p. Angelo Besenzoni in Angola, p. Silvano Galli in Togo e p. Lorenzo Snider in Liberia. Antonio e p. Dario hanno chiesto notizie fresche e dirette della situazione coronavirus in quei Paesi e nella località dove operano. Hanno anche ottenuto da loro immagini video, per aiutare noi spettatori ad immergerci nella realtà viva di cui ci parlano. I nostri missionari le hanno inviate via Whatsapp.
Maschere e mascherine: proteggersi da virus e stregoni
Indossare una maschera è indispensabile quando si è di fronte a un virus come il Corona. Ma la nozione di protezione dell’uomo dalle malattie attraverso l’uso di maschere è una pratica usata da millenni nelle grandi tradizioni delle civiltà del mondo.
Uno studio antropologico di p. Jean-Paul Kpatcha offre una panoramica sull’uso delle maschere in varie culture, nelle Americhe, in Asia, in Africa. Vi presentiamo alcune tipologie di maschere africane e il loro utilizzo terapeutico all’interno delle varie culture.