Il continente africano, nel 2025, sarà interessato da diversi appuntamenti importanti sul piano politico. Numerose le scadenze elettorali, sia legislative sia presidenziali. Tracciamo di seguito un quadro dei principali eventi.
Ghana, le sfide del nuovo Presidente John Dramani Mahama
Iniziamo dal Ghana, dove il 7 gennaio 2025, John Dramani Mahama ha prestato ufficialmente giuramento come Presidente. Nel discorso inaugurale, ha sottolineato il suo impegno a favore dello sviluppo economico e della stabilità del Ghana, ponendo anche al centro il benessere dei cittadini.
John Dramani Mahama non è un volto nuovo della politica ghanese. Nel 2012, Mahama divenne per la prima volta Presidente. Nonostante non fu rieletto nel 2016 (vinse Nana Akufo-Addo), Mahama rimase attivo in ambito politico, tanto da tornare al potere in questa nuova tornata elettorale, appoggiato dal suo partito, il Congresso nazionale democratico (NDC).
Tra le sfide che dovrà affrontare Mahama vi è in primis quella della profonda crisi economica in cui è piombato il Ghana negli ultimi anni.
Guinea, ritorno alle urne?

Mamadi Doumbouya
Per la Guinea le elezioni rimangono in una fase di estrema incertezza. La giunta militare, guidata dal generale Mamadi Doumbouya, al potere dal 2021 dopo aver rovesciato il Presidente Alpha Condé, per il tramite del portavoce ha lanciato la possibilità di un ritorno all’ordine costituzionale, con l’indizione di elezioni presidenziali o legislative nel mese di ottobre, previo referendum (ipoteticamente a maggio) organizzato per adottare una nuova costituzione.
Non c’è nulla di certo. Già Mamadi Doumbouya aveva promesso di cedere il potere a civili eletti prima della fine del 2024, senza rispettare tale impegno. Le opposizioni denunciano la sua politica autoritaria e l’aumento delle violazioni dei diritti. Per questo, tutte le forze critiche verso la giunta del generale Doumbouya hanno fatto appello alla società civile, per una serie di mobilitazioni con cui chiedere a gran voce l’attuazione effettiva di una transizione di potere verso un sistema costituzionale.
In Gabon, fine della transizione?
Il 16 novembre 2024, con un referendum, i cittadini del Gabon hanno approvato una nuova costituzione. Ciò si inserisce nella fase di transizione politica iniziata a seguito del colpo di stato dell’agosto 2023, con cui è stato rovesciato il regime di Ali Bongo. Un regime corrotto che ha prodotto un aumento della povertà in tutto il paese. Fautore del golpe, il generale Brice Oligui Nguema ha promesso di restituire il potere ai civili al termine del processo di transizione. Sono previste quindi elezioni presidenziali nel 2025, ma la data (nel momento in cui scriviamo) rimane ancora incerta.
Costa d’Avorio, l’ipotesi di un quarto mandato per Ouattara

Alassane Ouattara
In Costa d’Avorio sono previste elezioni presidenziali nel mese di ottobre. Alassane Ouattara, attuale presidente ivoriano, ha lanciato un segnale con cui sembrerebbe chiara la sua intenzione a candidarsi per un altro mandato.
Ouattara, 83 anni, ha dichiarato di essere in una buona salute e di voler “continuare a servire il suo paese”. Per lui sarebbe il quarto mandato, visto che è al potere dal 2011.
Camerun, Paul Biya ancora candidato?

Paul Biya
Se Ouattara tenterà forse un quarto mandato, per Paul Biya, 92enne, sarebbe la candidatura per un ottavo mandato. A dispetto dell’età e degli anni al potere (ben 42!) Paul Biya ha dichiarato che il 2025 sarà un anno “pieno di sfide”, e che è determinato a continuare a servire la nazione. Una determinazione che “rimane intatta e si rafforza ogni giorno, di fronte alla portata delle sfide che ci troviamo ad affrontare”.
In Camerun le violazioni dei diritti umani sono all’ordine del giorno. Principali vittime gli oppositori e i gruppi anglofoni presenti nel nord-ovest del paese (come denunciato da Amnesty International).
a cura di Silvia C. Turrin