Sono passati 50 anni dalla Rivoluzione dei Garofani (25 Aprile 1974), dalla fine della dittatura di António de Oliveira Salazar in Portagallo e dalla lenta e sanguinosa lotta per l’ indipendenza della colonie portoghesi in Africa: Guinea Bissau, Sao Tome, Mozambico, Angola. Indipendenza segnata da violenti Guerre Civili.

Durante la serata della Festa Sma di fine Giugno, per ricordare quei momenti di oppressione, lotta e speranza, alternandole ai meravigliosi canti gospel e spirituals del Coro Terzo Tempo, abbiamo letto due poesie di due poeti angolani: Contratados (Lavoratori di giornata) di Antonio Agostino Neto (in Speranza sacra, Edizioni Lavoro, 2021, pp. 67-69 ) e Guardias das dementes (La guardiana dei semi) di Yara Nakahanda Monteiro, poesia apparsa in Memorie apparizioni aritmie (Capovolte, 2024, pp. 77-78) con la prefazione della scrittrice italosomala Ubah Cristina Ali Farah.

Antonio Agostino Neto (Kaxicane, Luanda, 1922 – Mosca 1979) è stato il padre dell’ Indipendenza angolana: nazionalista, medico, poeta, capo del Movimento Politico per la Liberazione dell’Angola (MPLA), ha guidato la lotta contro il colonialismo portoghese ed è stato il primo presidente della Repubblica angolana.

Contratados

La lunga fila dei portatori

domina la strada

a passi veloci

sulle spalle

un pesantissimo carico

Lunghi mesi li separano dalle famiglie

e vanno colmi di nostalgia

e di timore

ma cantano

Stanchi svuotati dal lavoro

ma cantano

Pieni di ingiustizie

sepolte nel fondo delle loro anime

e cantano

Yara Monteiro (Angola in 1979), è una giovane scritrice e poetessa luso angolana. Il suo lavoro si focalizza sulla migrazione femminile e sul passato coloniale portoghese. Yara Monteiro si defisisce : “pro-pronipote della schiavitù, pronipote delle relazioni interraziali, nipote dell’Indipendenza e figlia della diaspora”.

E continua: “Nell’esilio (vive in Portogallo, a Lisbona) si è costrette a dimenticare i colori. Ci si illude che sia l’ultima volta. La memoria è come il cuore di Prometeo, sempre strappata eppure ricresce più forte ogni giorno”.

La guardiana dei semi

Cercano terra fertile da lavorare

tra risate e canti

piegano il corpo

arano il ventre

spargono la semente

Mani piccole forti

Forti, vive, mani ferite

mani nere

Le poesie, entrambe pubblicate in edizioni bilingue portoghese-italiano, sono state lette da Joao Watumua Lusala, giovane studente in Scienze politiche angolano.

A cura di Maria Ludovica Piombino
Biblioteca africana Borghero