La forza della cura: donne, economia, tratta di persone: è il tema dell’ottava Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone.
La tratta è una delle ferite più profonde inferte dal sistema economico attuale. Ferite che riguardano tutte le dimensioni della vita, personale e comunitaria.
La pandemia ha incrementato il “business” della tratta di persone e ne ha acuito il dolore: ha favorito le occasioni e i meccanismi socioeconomici alla base di questa piaga e ha esacerbato le situazioni di vulnerabilità che hanno coinvolto le persone maggiormente a rischio e in modo sproporzionale le donne e le bambine, particolarmente penalizzate dal modello economico dominante.
È così cresciuto il divario tra uomini e donne.
Di fronte al fallimento di modelli economici basati sullo sfruttamento, le donne sono chiamate ad assumere un ruolo da protagoniste, agenti di cambiamento per realizzare un sistema economico fondato sulla cura delle persone e della casa comune, che coinvolga tutti.
Prendersi cura per trasformare il rapporto con la natura, le relazioni sociali ed economiche, troppo spesso imperniate su una competizione aggressiva, che soffoca ogni forma di cooperazione e di rispetto per la dignità umana.
L’empowerment della donna non è solo questione di giustizia in termini di pari opportunità, ma anche di ampliamento delle capacità delle risorse umane. Con un maggior coinvolgimento delle donne si possono favorire nuovi processi sociali ed economici.
Un sistema che esclude le donne, e tutti i gruppi sociali resi vulnerabili, è un sistema non solo “iniquo”, ma anche “inefficiente”, perché non massimizza la sua capacità di promuovere lo sviluppo umano integrale.