tratta-2Papa Francesco all’Angelus di domenica 8 febbraio del 2015 invitò i presenti a partecipare a una veglia di preghiera e riflessione sulla tratta di persone, organizzata dalla Rete Talitha Kum. L’8 febbraio la chiesa celebra la memoria di santa Bakhita, la suora sudanese che da bambina fece la drammatica esperienza di essere ridotta in schiavitù. E il papa invitò le Unioni delle Superiore e dei Superiori Generali degli Istituti religiosi, promotori della Rete Talitha Kum, a ripetere ogni anno questa veglia di preghiera, e dichiarò l’8 febbraio “Giornata mondiale di preghiera e riflessione per le vittime della tratta”.

Le Nazioni Unite definiscono il fenomeno della tratta delle persone, soprattutto di donne e bambini, come il reclutamento, il trasporto, il trasferimento, il dare alloggio, mediante la minaccia, l’uso della forza o di altre forme di coercizione, di persone in situazione dei vulnerabilità, ai fini dello sfruttamento. E per sfruttamento si intende, come minimo, lo sfruttamento della prostituzione, o di altre forme di sfruttamento sessuale, il lavoro o servizi forzati, la schiavitù, o pratiche simili alla schiavitù, la servitù o il prelievo di organi.

tratta-locandinaQuest’anno la Giornata avrà come tema “Migrazione senza tratta. Sì alla libertà! No alla tratta!”. Oltre alle organizzazioni internazionali delle religiose e dei religiosi, promuovono questa giornata la Congregazione vaticana per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, il Dicastero vaticano per il Servizio allo sviluppo umano integrale, la Sezione Migranti e rifugiati, Caritas internationalis, l’Unione mondiale delle organizzazioni femminili cattoliche, l’Anti-trafficking working group, il Jesuit refugees service.

“L’edizione 2018 ci permette di accompagnare con la preghiera e il nostro impegno i lavori delle Nazioni Unite per il Global Migration Compact – spiega suor Gabriella Bottani, coordinatrice di Talitha Kumuno strumento internazionale con il quale i capi di Stato e dei governi di tutti i Paesi membri delle Nazioni Unite mettono al centro della loro agenda politica il tema di migranti e rifugiati, riconoscendo il bisogno di un approccio comune e coordinato. La tratta di persone è uno dei temi centrali del dibattito”.

La tratta di persone oggi riguarda di fatto ogni nazione. Le donne e i bambini sono le vittime principali e vengono trafficati soprattutto per lo sfruttamento sessuale. È una delle attività criminali più redditizie e cresce rapidamente. Data la natura clandestina del fenomeno, è difficile fare statistiche, ma disponiamo di stime attendibili. Le ultime stime pubblicate dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) nel 2014 affermano che nel mondo ci sono circa 21 milioni di persone in situazione di traffico di persone.  Si stima che ogni anno vengano trafficate da 700.000 a 2.000.000 di persone. La maggior parte delle vittime è originaria dell’Asia.

tratta-1Recentemente il fenomeno ha subito ulteriori cambiamenti: “Tratta di persone e contrabbando (o traffico) di migranti – continua suor Gabriella Bottani – sono due realtà diverse che sempre di più si intrecciano tra loro. La violenza e lo sfruttamento sofferto dai migranti che si mettono in viaggio senza avere un visto di entrata in un altro paese, sono spesso identificabili come tratta di persone. La situazione di vulnerabilità alla tratta di migranti e rifugiati è in crescita in tutto il mondo, particolarmente nel Sudest asiatico, dove papa Francesco si trova in visita apostolica”.

Iniziative in varie città d’Italia

A Roma la Veglia di Preghiera, promosso dalla Rete Talità Kum si terrà nella Basilica di San Giovanni Laterano la sera di sabato 3 febbraio 2018.

A Genova il Vecovo ausiliare, Nicolò Anselmi presiederà una messa particolare nel Santuario di Nostra Signora delle Grazie (vicino a Piazza Cavour).

Il Centro missionario Pime di Milano, in collaborazione con Mani Tese e la Caritas Ambrosiana, in collaborazione con l’Ucsi Lombardia, l’8 febbraio propone un Convegno sul tema: “Tratta e gravi violazioni dei diritti umani: i nuovi schiavi del XXI secolo”. Si terrà alla sede del Centro Pime, in Via Mosé Bianchi 94.

Il CMD di Padova, lo stesso giorno, organizza la veglia di preghiera e riflessione nella Cappella San Giuseppe lavoratore, via IV Strada 7 (zona industriale).

A Verona l’8 febbraio si terrà l’incontro pubblico che prevede testimonianze e interventi, con la presenza del Patriarca di Venezia Mons. Francesco Moraglia.

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Altre iniziative organizzate dalla Comunità Giovanni XXIII: a Ferrara una serata di testimonianze ed approfondimento; a Torino un concerto gospel; a Sassari una marcia silenziosa nei luoghi di sfruttamento della donna. Eventi anche a Piacenza, Rovigo.