Da anni nella nostra parrocchia di Fès (Marocco) c’è la tradizione, presso l’Associazione degli studenti di medicina sub-sahariani, l’AETEM, di fare un’azione sociale a beneficio degli studenti africani con difficoltà economiche.

I medici africani specializzandi in varie discipline offrono consultazione e medicine gratuite nei locali della chiesa. Quest’anno tutto è cambiato a causa della pandemia.

L’AETEM – associazione interconfessionale – con il movimento degli studenti universitari africani cattolici “Solidarité Etudiants Fès”, assieme alla Caritas locale e all’aiuto della comunità cattolica, han deciso di organizzare un pomeriggio per “offrire un sorriso” ai numerosi bambini di migranti africani con le loro mamme.

Giocattoli, cibo per bambini e soprattutto uno spazio accogliente e sereno nella sala “Charles de Foucauld” della Parrocchia.

Ieri, in anticipo, ho fatto nascere il Bambino Gesù al tempo del covid, con tanto di mascherina sanitaria, come di dovere. In questo modo è stato facile presentare ai numerosi musulmani migranti il senso della nascita di un Gesù veramente incarnato: il gesto è stato capito ed apprezzato da tutti.

Una bella esperienza festiva che studenti e mamme han deciso di ripetere ogni anno!

Che Gesù nasca nei nostri cuori: la sua mascherina accresce il senso di appartenenza pieno all’umanità, che soffre e spera.

Buon Natale anche a tutti noi !

P. Matteo, Fès, Marocco