Il 30 luglio si celebra la giornata mondiale contro la tratta di persone, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2013, con l’intento di sensibilizzare la comunità internazionale sulla situazione delle vittime di tratta e promuovere la difesa dei loro diritti.
La tratta di esseri umani è lo sfruttamento criminale di donne, uomini e bambini per vari scopi, tra cui il lavoro forzato e lo sfruttamento sessuale.
Ogni anno milioni di persone in tutto il mondo finiscono nelle mani dei trafficanti e vengono schiavizzate.
Tantissimi i paesi interessati dal fenomeno della tratta: sia come paesi d’origine, o come paesi di transito, o come paesi di destinazione.
La grande maggioranza delle vittime della tratta è utilizzata a scopo di sfruttamento sessuale, ed il 35% delle vittime del lavoro forzato è costituito da donne.
In occasione di questa giornata, la rete globale anti-tratta Talitha Kum – che comprende più di tremila suore cattoliche e amici – lancia la campagna #CareAgainstTrafficking.
Fondata nel 2009, Talitha Kum International coordina 50 reti in oltre 90 paesi, che nel 2020 si sono prese cura di 17.000 persone sopravvissute alla tratta, offrendo case sicure, opportunità di istruzione e di lavoro, supporto per accedere alla giustizia e al risarcimento, e assistenza sanitaria e psicosociale.
Nello stesso periodo, quasi 170.000 persone hanno beneficiato delle attività di prevenzione e sensibilizzazione organizzate da Talitha Kum.
Suor Patricia Murray afferma: “Talitha Kum è impegnata non solo a sostenere le comunità vulnerabili e marginalizzate di tutto il mondo, ma anche a smantellare i sistemi che permettono la loro oppressione e il loro sfruttamento.”