Grande voglia di scuola a Foya, Liberia, nonostante le immense difficoltà

P. Lorenzo Snider, missionario SMA a Foya nel nord-ovest della Liberia, è molto impegnato per aiutare la popolazione, in particolare bambini e ragazzi, a migliorare l’istruzione nella regione. Ha intervistato il direttore della scuola cattolica della Missione e alcuni giovani alunni.

Accesso all’istruzione ai più vulnerabili, offrire una formazione di qualità, costituire un luogo di dialogo e confronto con la comunità, immaginare progetti agricoli di sostegno che permettano nel futuro una maggiore autonomia delle nostre scuole…. Sono solo alcune delle sfide che accompagnano la presenza delle SMA nel mondo dell’educazione in Liberia.

P. Lorenzo Snider: Mr Joseph Vayombo, preside della scuola elementare e media “St John Vianney, Foya”, come è la situazione scolastica nel nord-ovest della Liberia? Perché questa regione è in ritardo rispetto ad altre regioni?

Joseph Vayombo: L’educazione in Liberia , come si può capire, ha una grossa differenza tra la zone urbane e rurali. A causa della mancanza di aiuto da parte del governo. I programmi sono gli stessi ma …. Nelle zone rurali come questa abbiamo scuole pubbliche superiori senza biblioteca e laboratorio e con classi sovrappopolate. Se in città  la popolazione scolastica è molto maggiore. Qui da noi  è difficile avere a disposizione maestri e professori preparati.

P. Lorenzo: Si sentono ancora le conseguenze della guerra civile e dell’ebola o queste sono solo scuse per il malgoverno?

Joseph V.: Continuiamo a sentire le conseguenze della guerra civile (finita nel 2004) e della crisi dell’ebola (2014-2016). Molti studenti sono orfani e non hanno nessun sostegno da parte della famiglie. Per loro è difficile andare avanti a causa della mancanza di mezzi finanziari ed aiuto.

Prima della guerra la scuola aveva un buon livello in Liberia.

Per quanto riguarda il nostro distretto (Foya- etnia KISSI ndr), nel passato si diceva che i Kissi non fossero interessati all’educazione

Ora le famiglie sopravvissute alla guerra stanno facendo degli sforzo anche se nelle aree più remote alcuni preferiscono mandare i propri figli a lavorare nei campi che a scuola. Questo anche per la mancanza di strutture e di sensibilizzazione.

In molte scuole non si utilizzano libri. Sono almeno due anni che il governo non invia libri e materiale scolastico e non ci sono nuove assunzioni. Fino allo scorso anno molte scuole pubbliche vanno avanti grazie a maestri « volontari » che percepiscono uno stipendio miserabile (10 dollari al mese), ora che lo stato non accetta più questi maestri, gli insegnanti “ufficiali” sono costretti a sostenere il peso impossibile di due o tre classi a testa (di 50-80 ragazzi).

P. Lorenzo: Ci sono persone della regione che, grazie alla scuola, hanno fatto carriera ed ora occupano funzioni importanti nel paese? Si ricordano delle loro origini e vengono in aiuto alla loro regione?

Joseph V.: Molte persone hanno lasciato Foya per andare avanti con gli studi. Ora molti dei funzionari e leader politici vengono proprio da questa regione. Alcuni, emigrati negli Stati Uniti, aiutano le loro famiglie di origine.

P. Lorenzo:  Cosa pensa dell’impegno dei missionari della SMA a favore dell’educazione?

Joseph V.: A causa del sistema scolastico che è mediamente basso, la gente si aspetta dalla scuola cattolica un’educazione di qualità. Il servizio sociale svolto dalla SMA in Foya non è limitato all’educazione, ma rivolto alle attività religiose, alla costruzione di chiese e cappelle. Le nostre comunità cristiane stanno crescendo nel numero dei membri e nella spiritualità. La presenza della SMA sta aiutando le persone vulnerabili di Foya e nel circondario, con supporti scolastici, borse di studio, supporto medico dei casi più gravi. Siano essi parrocchiani o semplicemente persone nel bisogno. Per questo ringraziamo la SMA e anche il sostegno dell’Associazione DUMA a più di cento bambini.

P. Lorenzo: C’è collaborazione tra musulmani, cattolici, evangelici e protestanti un questo progetto?

Joseph V.: Attualmente c’è una atmosfera pacifica e cordiale con musulmani e altre confessioni cristiane. Molti dei nostri studenti sono musulmani, altri protestanti, alcuni cattolici. E la presenza insieme in classe è uno strumento di unità e dialogo potente.

A Vahun il preside della nostra scuola è un musulmano e tutto il villaggio vede con interesse la presenza della chiesa cattolica e della scuola Santa Monica.

La chiesa cattolica è la chiesa madre. Una delle caratteristiche della presenza della Chiesa cattolica in Liberia e nella vicina Sierra Leone è la priorità data alla formazione scolastica, che diventa uno strumento di promozione umana, sociale e un luogo di annuncio della buona notizia non in termini di proselitismo, ma di impegno disinteressato per costruire una società più giusta e cosciente.

P. Lorenzo: Vuole dire qualcosa ai nostri lettori?

Joseph V.: In questo particolare livello di sviluppo di Foya e in generale per

Grazie alla famiglia SMA per il continuo supporto ed aiuto e preghiamo che Dio continui a sostenere e guidare la vostra vita e le vostre attività.

Uno di questi giorni diventerà indipendente in termini di finanze e saremo pronti ad aiutare altre comunità ed altri popoli. Speriamo di rimanere in contatto con i padri che ci stanno seguendo ora.

Grazie ancora a tutti per l’aiuto che ci date!

Diamo ora la voce ad alcuni suoi alunni:

James Ponge, tredicenne, in quarta elementare:

La scuola è importante per me, per poter aiutare mia madre domani. Se studiamo oggi, domani potremmo avere i soldi necessari per mangiare e per portare la mamma all’ospedale se si ammala, per comperare medicine, per vivere felici. I nostri maestri insegnano bene e ci danno consigli per migliorare il nostro comportamento.

Saah Lahai, dodicenne, in quarta elementare:

La scuola ci permette di aiutare la nostra famiglia e noi stessi nel futuro. Mi piace la nostra scuola. Abbiamo dei buoni maestri ed un buon preside. Mi piacciono gli studi sociali, impariamo la storia dei nostri popoli e le nostre tradizioni. La scuola è importante per la pace perché siamo insieme, di origini e religioni diverse ed impariamo a vivere insieme. Il più grande messaggio ed insegnamento che ho ricevuto e che spero che possa fare bene anche a voi in Italia è il rispetto.

Selle Mormodor, tredici anni, quinta elementare:

È importante studiare e rispettare gli insegnanti. Mi piace studiare inglese, perché è semplice e importante.

Interviste a cura di p. Lorenzo Snider

Mr Joseph Vayombo, Direttore della scuola cattolica elementare e media St John Vianney, Foya


P. Lorenzo con alcuni alunni


Lo studente James Ponge


Lo studente Saah Lahai


Lo studente Selle Mormodor


Una classe della scuola di Foya


Una scuola in costruzione in un villaggio della Missione