Al fine di intensificare gli sforzi per prevenire e risolvere i conflitti e contribuire alla pace e alla sicurezza dei rifugiati, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha scelto di celebrare la  Giornata Mondiale del Rifugiato il 20 giugno di ogni anno con la Risoluzione 55/76. Il documento è stato approvato il 4 dicembre 2000 in occasione del 50° anniversario della Convenzione del 1951 relativa allo status dei rifugiati.

In occasione di questa Giornata, l’Agenzia ONU per i rifugiati lancia il rapporto “Global Trends”, che presenta le principali tendenze statistiche e gli ultimi dati sulle migrazioni forzate nel mondo. Viene lanciata anche la campagna Hope Away From Home – Un mondo dove tutti i rifugiati siano inclusi.

Il Global Trends in Forced Displacement 2022, ha riscontrato che a fine 2022 il numero di persone costrette alla fuga a causa di guerre, persecuzioni, violenza e violazioni dei diritti umani è salito al livello record di 108,4 milioni, con un aumento senza precedenti di 19,1 milioni rispetto all’anno precedente.

Nell’anno in corso, il trend in crescita del numero di persone costrette alla fuga a livello globale non mostra segni di rallentamento anche a causa dello scoppio del conflitto in Sudan che ha causato nuovi esodi, spingendo il numero totale delle persone in fuga a un valore stimato di 110 milioni fino al maggio scorso.

La Campagna Hope Away From Home

Per celebrare il coraggio e la forza d’animo dei rifugiati nella Giornata Mondiale del Rifugiato, l’UNHCR lancia la campagna globale Hope Away From Home – Un mondo dove tutti i rifugiati siano inclusi.

La campagna vuole evidenziare l’importanza di soluzioni a lungo termine per i rifugiati ed il potere dell’inclusione.

Dopo aver raggiunto la sicurezza in un Paese straniero, troppi rifugiati sono lasciati in un limbo. Hanno bisogno di pace e meno guerre per poter tornare a casa in sicurezza, di maggiori possibilità di reinsediarsi in un nuovo Paese o di opportunità per ricostruirsi una vita nelle comunità in cui hanno trovato rifugio.  Indipendentemente dalla durata dell’esilio, i rifugiati vogliono continuare a vivere la propria vita, ricevendo un’istruzione, provvedendo alle loro famiglie, stringendo amicizie. L’inclusione dei rifugiati è il modo più efficace per sostenerli nella ripresa delle loro vite e anche il modo migliore per prepararli a tornare a casa e ricostruire i loro Paesi, quando le condizioni lo permetteranno, in modo sicuro e volontario.

In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato 2023, sedici città italiane illumineranno, ciascuna, un loro monumento-simbolo al fine di sostenere la campagna dell’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati.