Buongiorno a tutti,
sono Gabriella e sono stata una paziente del reparto di ematologia dell’ospedale di Varese.

Voglio condividere con voi la scelta di vita che insieme a mio marito ci ha visti volare da Varese a Genova.

Genova, perché…

Perché a Genova è presente una congregazione di padri missionari fondati nel lontano 1856 e denominati SMA, Società Missioni Africane il cui fondatore è mons. Melchiore De Marion Bresillac. Vescovo Francese di Castelnaudary.

Tale scelta è stata dettata principalmente dal cammino di spiritualità percorso in questi ultimi 10 anni, ma la spinta finale senza dubbio è stata la mia malattia.

Nel 2019 mi avevano diagnosticato una leucemia mieloide acuta e purtroppo tutti sanno che a volte da questa malattia non se ne esce vivi.

Grazie a Dio sono qui a raccontarvi questa storia, che vuole essere un aiuto e un sostegno a quanti intraprendono il cammino ospedaliero e non.

Il Desiderio di mettere la nostra vita totalmente al servizio del prossimo, era presente nei nostri cuori già da tempo, e sempre nella prospettiva di quando
saremmo andati in pensione. Abbiamo pensato e riflettuto che rimandare le nostre scelte all’età della pensione, ci sarebbe stato il rischio, che forse a quell’età potevamo non arrivarci, o arrivarci in condizioni non idonee. Allora ci siamo detti: facciamolo ora.

Anche perché aspettare il domani, non sapendo se saremmo poi in grado di farlo e quindi detto fatto, chiuso anticipatamente l’attività e iniziato questo cammino di
servizio al Signore attraverso la SMA. Per farla breve, perché l’importante non è la malattia ma ciò che ne è scaturito. Ho cercato di guardare sempre il lato positivo nonostante la difficoltà della chemio e di ciò che comporta, non mi sono mai abbattuta, forse perché già caratterialmente sono una persona positiva e non negazionista.

Ma quello che più mi ha dato forza è stata la preghiera e l’affidarmi totalmente a Dio. Ho sentito la vicinanza di tante persone che attraverso la loro preghiera mi
sostenevano e ciò mi ha permesso di andare oltre, di andare oltre la sofferenza.

Prendo spunto anche dal messaggio di papa Francesco per la giornata missionaria mondiale 2023: CUORI ARDENTI PIEDI IN CAMMINO.

“La prima e principale risorsa della missione sono coloro che hanno riconosciuto Cristo risorto, nelle Scritture e nell’Eucaristia, e che portano nel cuore il suo fuoco e
nello sguardo la sua luce. Costoro possono testimoniare la vita che non muore mai, anche nelle situazioni più difficili e nei momenti più bui.
Ripartiamo dunque anche noi, illuminati dall’incontro con il Risorto e animati dal suo Spirito. Ripartiamo con cuori ardenti, occhi aperti, piedi in cammino, per far ardere altri cuori con la Parola di Dio, aprire altri occhi a Gesù Eucaristia, e invitare tutti a camminare insieme sulla via della pace e della salvezza che Dio in Cristo ha donato all’umanità.”

E DI QUESTA COSA, IO GABRIELLA NE SONO TESTIMONE.

Ecco la nostra scelta di vita, vivere più in profondità e condividere il carisma SMA, il carisma del fondatore: essere missionari dal profondo del cuore, andare verso le persone più povere e abbandonate soprattutto il popolo africano.

Da dicembre 2022 siamo in pianta stabile a Genova, dove è presente la casa provinciale dei padri, e insieme con loro condividiamo la vita quotidiana nella preghiera e dello stare insieme all’interno della comunità.

A giugno 2023 siamo diventati laici missionari associati alla SMA.

Ci sentiamo missionari anche se in questo momento operiamo in Italia perché siamo consapevoli che attraverso il nostro operato rendiamo possibile il lavoro dei nostri
confratelli in Africa. Diamo loro la possibilità di annunciare il Vangelo alle persone che non hanno ancora avuto la fortuna di incontrare Cristo, di ascoltare la Parola che libera, la Parola che
plasma il cuore, la Parola che ci rende fratelli e sorelle nell’amore e nella pace.

Dove oltre all’evangelizzazione, sono al servizio delle popolazioni più povere e abbandonate, intervenendo nella difesa delle popolazioni più deboli, sviluppando la
formazione sia scolastica che lavorativa così come nelle situazioni dove l’intervento è dal punto di vista economico, in campo sanitario e non, nella costruzione di pozzi
e nello sviluppo di una vita più dignitosa.

I padri Italiani sono presenti in Costa d’Avorio, Niger, Togo, Benin, Centrafrica, Angola, Marocco e Liberia.

Non siamo noi i protagonisti ma i testimoni di questo Amore che viene da Dio.
Grazie.

Gabriella Sangalli

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