Forse non mi sbagliavo quando, fin dall’inizio, mettevo in relazione quanto accaduto a Niamey il 26 luglio scorso e le settimane seguenti, con un teatro di Luigi Pirandello.

Personaggi in cerca d’autore, sei nell’opera di Pirandello e molti di più nella realtà nigerina. In entrambi i casi è difficile o almeno problematico identificare l’autore. I personaggi si muovono, parlano, agiscono e chi scrive la parte è sconosciuto. Anche quest’ultimo fatto in ordine di tempo non fa che confermare quanto evidenziato sopra.

Un presunto tentativo di ‘evasione’ da parte del presidente riconosciuto dalla comunità internazionale, tenuto prigioniero dai militari che avrebbero dovuto assicurarne la protezione. Evasione si dice di un prigioniero che tenta di scappare dal luogo di detenzione nel quale si trova. Per alcuni potrebbe trattarsi di un legittimo tentativo di fuga dalla prigionia e per altri di ‘evasione’ considerando la prigionia che dura da quasi tre mesi. Perlomeno rocambolesco l’insieme perché tutta la famiglia, i cuochi e persino due persone adibite alla sicurezza sarebbero state coinvolte nel tentativo.

Erano le tre del mattino di giovedì 19 ottobre 2023, che, secondo il comunicato ufficiale del governo, il tentativo di fuga è stato frustrato. Secondo il piano previsto, il deposto presidente avrebbe dovuto raggiungere con un’auto un quartiere periferico dove due elicotteri (di potenze straniere non citate), avrebbero dovuto condurlo nella vicina Nigeria.

Un film d’avventura, un romanzo, una messa in scena, una realtà ancora più reale di quanto si potrebbe immaginare… Personaggi in certa d’autore o autori in cerca di personaggi è difficile dire, ma un’inchiesta è stata aperta dal procuratore delle Repubblica e alcune persone sono state arrestate.

Il popolo, ancora una volta, rimane a guardare e attende, con sapiente calma, quanto potrebbe accadere dalla fantasia politica di cui  il Niger custodisce gelosamente il segreto.

p. Mauro Armanino,
Niamey