Soffermandomi sul significato profondo del perché esistano realtà che operino senza scopo di lucro, mi sono chiesto cosa ci stia alla base.

Sicuramente dietro ci sono varie motivazioni che spingono diverse e meravigliose opere per rispondere ai bisogni delle persone, ma una, su tutte, credo sia la motivazione principale: il bello di donare.

Donare agli altri ciò che il Signore ci ha donato per dare indietro un po’ di quel Bene che abbiamo ricevuto. Ma cosa significa donare e come si può fare?

Avendo il privilegio di essere all’interno della SMA, il primo tipo di dono che mi viene in mente è per chi dona la propria vita per gli altri e per Cristo: i padri SMA e le suore NSA sono uno splendido esempio di dono di sé, affinché l’altro conosca la gioia della Rivelazione come vero significato della vita, anche se negli angoli più remoti della terra. Donare la propria vita per un altro e per un Altro credo sia la forma più alta e nobile di dono.

Conosco molte persone che donano il proprio tempo, i volontari, che sono un prezioso dono per le organizzazioni. Il tempo non ritorna, e regalarlo a qualcuno è un gesto autentico e raro. Donare tempo significa donare la propria presenza, ma anche mettere a disposizione le proprie competenze in modo gratuito e senza pretesa di ritorno. Per chi ne ha la possibilità, questo servizio spesso ridà indietro più di quello che si dona.

Ci sono persone che non possono donare il proprio tempo, e quindi, per stare vicino alle cause che hanno a cuore, donano beni materiali o denaro, strumento importante per poter continuare le attività e seguire la propria mission. Certamente i progetti hanno bisogno di essere alimentati e sostenuti (ad esempio: per costruire un pozzo o una scuola ci vogliono molti soldi), ma donare anche poco è un gesto non scontato, di cui essere sempre grati e riconoscenti.

La preghiera e l’affidamento al Signore sono un dono fondamentale che si fa per le missioni: qualche anno fa, dopo diverso tempo senza nuovi seminaristi SMA, a causa della crisi vocazionale, nel giro di pochi mesi è entrato un nuovo seminarista ed ordinato un sacerdote. Questi regali, che non sono né di tempo, né di denaro, sono il frutto di chi affida le missioni nella preghiera: invitiamo pertanto a sostenere le missioni affidandole al Signore, che saprà stupirci in un modo inaspettato ed accogliere le nostre intenzioni.

Ci sono, infine, altri tipi di dono (donazione di sangue, di organi, di competenze, ecc.), tutti molto importanti e belli, ma vorrei dire due parole sul dono della propria sofferenza o di una difficoltà che si sta attraversando, al Signore che vede nel segreto: ritengo sia misteriosamente utile e che sia segno di aver riconosciuto che non ci facciamo da soli, ma che un Altro ci fa in ogni momento.

Grazie a te, caro lettore e cara lettrice, che doni qualcosa di tuo per la SMA o per una causa che hai a cuore, perché è grazie a te che c’è la possibilità di continuare a lottare per il Bene che c’è in questo mondo.

Gianluca Tardivelli

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