Il celebre monastero interconfessionale di Taizé è stato fondato nel 1940 da Roger Schutz (da tutti conosciuto come frère Roger) nella piccola località rurale dell’est della Francia, nella regione della Borgogna-Franca Contea. Amato dai giovani per l’intenso clima di preghiera che vi si respira, è un esempio di ecumenismo, non teorico ma vissuto nella condivisione dei momenti di spiritualità, di amicizia, di gestione degli aspetti pratici della vita comune.

Tutti sono colpiti dal fatto che, nonostante l’enorme diversità di lingue, di confessioni cristiane, di esperienze spirituali, a Taizé si impara istintivamente un linguaggio comune, che fa sperimentare in profondo la fraternità e la comune figliolanza divina.

Taizé da alcuni anni si è aperta anche al dialogo interreligioso, con momenti di scambio, conoscenza reciproca, preghiera comune tra giovani cristiani e giovani di altre religioni.

Durante questo mese di luglio, sono stati organizzati dei week-end di amicizia e conoscenza reciproca per 200 giovani, venuti Paesi molto diversi tra loro, con esperienze religiose altrettanto diverse: Libano, Siria, Burundi, Polonia, Gran Bretagna e da altri Paesi ancora.

“Ascoltare conferenze di alto livello sul dialogo interreligioso è importante, ma ciò che si è ascoltato si dimentica subito – ha commentato uno dei partecipanti. Ma l’esperienza di condividere in profondità qualche momento della propria vita con chi viene da un’altra religione, ti marca per sempre. E marca il tuo modo di considerare la religione dell’altro”.

E un altro aggiunge: “Stare con della gente tanto diversa da te, conoscerli da vicino e in un clima di fraternità, è il modo più efficace per liberarti per sempre da tanti pregiudizi”.

Foto: sito La-Croix, Loup Besmond de Senneville