Non cessano le violenze contro cristiani e ministri di culto in Burkina Faso. La chiesa di Dablo, nella diocesi di Kaya, centro-nord del Paese, è stata assaltata da uomini armati, con tutta probabilità estremisti islamici affiliati a gruppi armati che da anni seminano morte e distruzione nel vicino Mali.

Erano le 9 di domenica 12 maggio, e la Messa era appena iniziata nella parrocchia intitolata al Beato Isidore Bakania, quando un commando di 20 jihadisti, arrivato a bordo di moto, ha circondato la chiesa. È agghiacciante il racconto dell’attacco così come viene riferito all’Ansa da fonti locali. L’obiettivo, spiegano le fonti, era il prete diocesano burkinabè p. Siméon Yampa, 34 anni, incaricato del dialogo interreligioso nella sua diocesi: quando ha cercato di scappare, i terroristi lo hanno rincorso e gli hanno sparato. Poi, rientrati in chiesa, hanno fatto sdraiare i fedeli in terra, ne hanno scelti cinque e hanno sparato anche a loro. A freddo, senza pietà.

I terroristi, ha raccontato il sindaco di Dablo, Ousmane Zongo, hanno “dato fuoco alla chiesa, incendiato negozi e un bar, per poi assaltare un ambulatorio e dare alle fiamme anche questo”. La città è piombata nel panico e la gente si è barricata in casa mentre le attività commerciali hanno chiuso i battenti.

Ieri, 13 maggio, le solenni esequie presiedute da Mons. Seraphin Rouamba, arcivescovo di Koupela, davanti a una grande folla. Erano presenti due ministri e molte autorità politiche e tradizionali. Numerosi anche i rappresentanti delle comunità religiose protestante e musulmana. L’arcivescovo ha invitato la popolazione a intraprendere il cammino lungo e doloroso del perdono e della pace. Questo episodio, ha detto, non comprometta le buone relazioni  che da sempre esistono tra le varie componenti religiose della regione: “Da anni noi lavoriamo insieme, musulmani, protestanti, animisti e cattolici. Atti tragici come questo non ci devono dividere.”

P. Siméon Yampa era una persona umile, obbediente e pieno d’amore, amava i suoi parrocchiani, fino al sacrificio finale”, ha scritto in un comunicato Mons. Théophile Nare, Vescovo di Kaya, e diretto superiore di p. Yampa.

Mentre erano in corso le esequie, nella stessa regione, nel villaggio di Singa, situato nel comune di Zimtenga a 25 km dalla città di Kongoussi, i jihadisti hanno colpito ancora.

Quattro fedeli cattolici sono stati uccisi mentre stavano riportando in chiesa la statua della Vergine dopo aver partecipato ad una processione mariana in memoria delle apparizioni di Fatima. I cristiani sono stati intercettati da uomini armati, che li hanno circondati. I terroristi hanno lasciato andare i minori, ma hanno giustiziato quattro adulti ed hanno distrutto la statua.

Foto: koaci.com

Da Agenzia Fides e sito aouaga.com