Una cerimonia semplice e piuttosto raccolta, ma ugualmente toccante e partecipata, presieduta da p. Pier Luigi Maccalli nella chiesa di Don Bosco di Quarto, attorniato dai missionari SMA residenti a Genova, e da una cinquantina di amiche e amici.
Parliamo della messa dell’Immacolata, che è il giorno in cui la SMA ricorda la sua fondazione, avvenuta 164 anni fa, nel 1856, nel Santuario di Nostra Signora di Fourvière, a Lione.
Quel giorno mons. de Brésillac e i suoi primi sei compagni, preti e seminaristi, hanno consacrato alla Madonna l’appena nata Società delle Missioni Africane. E tutti hanno promesso solennemente di dedicare la propria vita all’annuncio del vangelo.
La stessa promessa l’ha fatta oggi Davide Camorani, seminarista della Provincia italiana della SMA: “Io Davide, chiamato dal Signore ad annunciare il Vangelo a tutti i popoli, e specialmente in Africa, conoscendo lo scopo della Società delle Missioni Africane, prendo il solenne impegno di rimanervi per la vita, per prendere parte alla sua vita e attività missionaria. Prometto di seguire Cristo, proclamando il Vangelo. Chiamo Dio come testimone di questo impegno e prego che mi aiuti a mantenerlo”.
Con questa promessa, Davide è divenuto membro a tutti gli effetti della SMA, e nei prossimi mesi riceverà il diaconato, poi il sacerdozio, e partirà per la missione in Africa che gli sarà affidata.
A p. Carlos Bazzara, di nazionalità argentina, e membro della SMA, è stata affidata la missione in Liberia, nella parrocchia di Foya, dove raggiungerà tra qualche giorno i p. Lorenzo Snider e Walter Maccalli.
Questo pomeriggio, durante la stessa cerimonia, ha fatto il suo saluto e ha chiesto la nostra preghiera: “Partire in missione è sempre una grazia e una gioia – ha detto ai presenti. Noi che siamo stati in Africa, abbiamo ricevuto molto di più di quello che abbiamo dato. Pregate per me, per la mia salute, affinché sia un testimone coerente del vangelo di Gesù”.
P. Gigi nell’omelia ha ricordato a Davide, con cui ha passato 9 mesi in Niger, le “sette parole”, maturate nel silenzio del deserto e della prigionia, parole di consolazione, e ispirate dalla Bibbia. Parole pescate nella memoria dai salmi, dai profeti, dal vangelo. Parole ripetute ogni giorno dei due anni in cui p. Gigi è stato tenuto prigioniero: “non temere”, “Tu sei con me”, “mia madre mi può abbandonare, ma Dio non mi abbandonerà mai”, “cammina umilmente”, “ sono come un bimbo svezzato in braccio a sua madre”, “la fede grande come un granello di senape, che sposta le montagne”, “nulla è impossibile a Dio”.
Parole che p. Gigi ha affidato a Davide, accolto oggi nella compagnia degli apostoli, nel nostro gruppo di discepoli di Gesù in cammino.
P. Marco Prada
Leggi in un articolo di p. Renzo Mandirola come è nata la SMA
Leggi la testimonianza di Davide Camorani
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