La regione sudafricana del Cederberg è un’area montana ancora incontaminata, caratterizzata da paesaggi unici. Questa è una zona per chi ama stare a contatto con la natura selvaggia, tra insolite formazioni rocciose in cui si possono scoprire antiche pitture rupestri. A solo due ore da Città del Capo, si ammirano i monti del Cederberg, cime con varie altitudini, che raggiungono i 2000 metri. Costituite da arenaria, le rocce sono state plasmate nel corso dei millenni dal vento e dalla pioggia. Il processo di erosione ha dato vita nella pietra a particolari conformazioni. Tra le più note vi è una roccia, dalla forma di una grande Croce Maltese, alta circa venti metri. Altrettanto suggestivo è il Wolfberg Arch, i cui colori al tramonto e all’alba creano indimenticabili giochi di luce e ombra. L’aspetto singolare di certe formazioni rocciose lo si può notare soltanto da determinate angolazioni e prospettive. È il caso di Soldaatkop, una bizzarra formazione rocciosa che ricorda il volto di una persona, ma che si può soltanto riconoscere viaggiando in direzione Clanwilliam, lungo la R364.
Le montagne di questa regione, un tempo, erano i rifugi degli antichi San, i Boscimani. Lo testimoniano gli oltre duemila siti scoperti nel Cederberg, dove si ammirano le pitture rupestri degli abitanti originari del Sudafrica. Alcune pitture sono rappresentazioni della loro vita quotidiana, scandita dalla caccia e dalla danza, altre ancora rimangono enigmatiche. Numerosi disegni sono stati dipinti da sciamani San dopo aver raggiunto una sorta di trance. Molte pitture rappresentano quindi visioni che vanno oltre la dimensione tangibile e materiale. L’arte si unisce ad antichi rituali e a primigenie forme di spiritualità. Non sorprende che questi siti siano protetti come patrimonio nazionale.
Particolari sono le testimonianze rupestri nelle grotte di Stadsaal, dove sono ritratti elefanti accanto a strane figure togate. Queste pitture ci testimoniamo di un passato dove la natura era variegata, oltre che madre nutrice. Purtroppo, gli elefanti in quest’area del Sudafrica non s’incontrano più. Uno degli ultimi avvistamenti di pachidermi nel Cederberg risale al lontano Settecento. Tra cascate, grotte, zone acquitrinose, torrenti vivono però indisturbati altri numerosi mammiferi, tra cui leopardi, babbuini, in particolare il babbuino chacma, antilopi e caracal.
Nelle zone montane del Cederberg si contempla inoltre una rigogliosa vegetazione, in cui spicca la protea cryophila, specie rara che predilige un habitat con temperature non elevate. Molto suggestiva per chi ama la natura sudafricana è la valle denominata Biedouw, distante circa 80 chilometri dalla cittadina di Clanwilliam. Dopo le piogge, questa vallata si tinge di un manto vivace grazie alla fioritura di coloratissime specie floreali.
Tra queste troviamo la pianta selvatica Aspalathus linearis, aghifoglia cespugliosa che solo a partire dal 1930 ha iniziato con successo a essere coltivata per la produzione del famoso tè rosso sudafricano. Non a caso, la regione del Cedarberg è l’unica zona al mondo dove si può percorrere la “strada del rooibos”, per ammirare le piantagioni dell’Aspalathus linearis e per scoprire un peculiare aspetto naturalistico di questo angolo del Sudafrica.
Silvia C. Turrin
Foto: MIT-News