L’Associazione DUMA (Diamo Una Mano) opera da anni in Costa d’Avorio, in particolare al Centro Donata per la cura dell’Ulcera di buruli e con diversi sostegni a distanza a San Pedro, Tabou e Abidjan, ma interviene anche per altri aiuti puntuali in Liberia, Angola e Centrafrica. Una nuova e bellissima esperienza li ha visti protagonisti lo scorso mese di aprile presso le scuole medie di Rubano e Sarmeola (PD).
L’Associazione DUMA è conosciuta anche grazie alla raccolta dei tappi di plastica. Da un anno, nel comprensorio di Padova, all’entrata di alcune scuole sono presenti i nostri raccoglitori dove gli alunni possono depositare i tappi raccolti in famiglia, con la consapevolezza di fare un gesto generoso sia verso l’ambiente, rendendolo meno inquinato, sia verso il prossimo, in quanto il ricavato va a finanziare alcuni progetti richiesti dai Padri SMA in terra d’Africa.
L’iniziativa parte dall’insegnante di religione, la prof. M. Fincatti, sensibile nel trattare temi sociali, che si è rivolta all’Ass. DUMA, invitando i soci a presentarsi alle classi di terza media. Un’ora per ogni singola classe, permettendo così un coinvolgimento e un confronto migliore. Ogni ora ha visto presente un Padre SMA accompagnato da due volontari.
Siamo stati accolti dalla Dirigente scolastica, la prof. F. Mazzocco, che ci ha presentato l’istituto e alcune tra le iniziative che hanno contribuito a rendere la scuola un ambiente più sano e stimolante: dall’impronta green all’interno, all’angolo degli antichi strumenti di lavoro dove risalta una datata macchina da cucito, all’orto esterno, curato dai ragazzi sotto la supervisione di un insegnante.
L’ora in compagnia degli alunni si è aperta con la presentazione dell’Associazione per poi lasciare posto ad un breve filmato dal titolo “I danni della plastica”.
Successivamente sono state proiettate due presentazioni, una riferita al ciclo di vita del tappo di plastica – dalla raccolta e smistamento alla consegna in un centro specializzato – e l’altra riferita alla conoscenza dell’Africa, un territorio meraviglioso tutto da scoprire, tra storia, cultura, tradizioni e contraddizioni.
Confesso che inizialmente, non essendo del mestiere, eravamo un po’ preoccupati nel rivolgerci a un pubblico così giovane… Invece l’accoglienza è stata davvero calorosa e molto rispettosa. Abbiamo ancora davanti agli occhi gli sguardi attenti degli alunni e la loro curiosità nel richiedere un approfondimento o la voglia di sottolineare gli aspetti di maggior interesse.
Una grande gioia e un arricchimento per noi, a conferma del fatto che nel volontariato è sempre maggiore quanto si riceve rispetto a quel che si offre.
Fulvio Medici