La diocesi di Crema ha voluto ancora una volta ricordare p. Gigi e pregare per la sua liberazione. Lo ha fatto ieri sera, 17 luglio, a Sergnano. Si è cominciato al Santuaro di Binengo, dove ha preso inizio la marcia, durante la quale è stata letta una lettera di p. Vito Girotto e si è recitato il Rosario. Giunti alla chiesa di Sergnano, è cominciata la veglia di preghiera, preparata dal parroco don Francesco, grande amico di p. Gigi, e culminata con la testimonianza di p. Carlos Bazzara, che per 4 anni ha vissuto con p. Gigi a Bomoanga in Niger
Ecco alcune parole di p. Carlos:
“Abbiamo accompagnato la famiglia di p. Gigi e tutti i fedeli, cominciando il nostro cammino di preghiera e riflesione nel Santuario di Binengo. Finita la marcia silenziosa, abbiamo continuato la preghieraper p. iIgi nella chiesa parrocchiale di Sergnano.
Conosco bene p. Gigi: ho lavorato in Niger come missionario nei miei ultimi 10 anni. I 4 primi anni proprio insieme a p. Gigi a Bomoanga.
Ma avevamo lavorato prima in Costa d’Avorio, nello stesso settore del nord della diocesi di Bondoukou. P. Gigi è un uomo molto organizzato e il vescovo era contento del lavoro che facevamo nel settore gurmancé. Era un uomo “concentrato” nella sua missione …
Penso sempre a lui e mi chiedo frequentemente quali siano i suoi pensieri e i suoi stati d’animo. Quale versetti biblici saranno la sua consolazione e forza in questo tempo di prova?
Mi sono sembrate molto significative le parole del pastore luterano Dietrich Bonhoeffer, pure lui imprigionato, per opera dei nazisti durante la seconda guerra mondiale, a causa della sua resistenza ad Hitler.
Bonhoeffer dice che il dolore della nostalgia delle persone che amava era terribile: “Dobbiamo rivisitare il passato non da soli, ma in compagnia di Dio”. Abbiamo pregato perché la nostalgia delle persone amate da Gigi non feriscano il suo cuore. “Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati” (Mt 5,4).
Diceva il pastore imprigionato: “Non c’è nulla che possa rimpiazzare l’assenza di una persona cara, ne è cosa questa che dobbiamo tentare di fare … Si sbaglia quando si dice che Dio riempie il vuoto; non lo riempi affatto, anzi lo mantiene appunto aperto e ci aiuta in questo modo a conservare l’autentica comunione tra di noi, sia pure nel dolore.”
Alla sua famiglia e alla gente della sua parrocchia p. Gigi mancherà certamente, ma si è creato una comunione straordinariamente forte… Penso che è proprio qui la Comunione dei Santi … Che la nostra preghiera sia un balsamo nel suo cuore … “Amo il Signore, perché ascolta il grido della mia preghiera.” (Salmo 116,1)
Due volte ho sognato la sua liberazione. Sono fiducioso che un giorno ritornerà sano e salvo.
U Tienu n todi ti! (Che Dio ci aiuti!)”