Il giornalista somalo ed ex rifugiato, Abdullahi Mire, 36 anni, ha vinto il Premio Nansen per i rifugiati dell’UNHCR 2023.
L’UNHCR (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati), l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, è un’organizzazione impegnata a salvare vite umane, proteggere i diritti e costruire un futuro migliore per le persone costrette a fuggire dalle proprie case a causa di conflitti e persecuzioni. Prende il nome dall’esploratore e umanitario norvegese Fridtjof Nansen.
Mire è il vincitore del Premio Nansen per i Rifugiati dell’UNHCR 2023 grazie alla sua difesa del diritto all’istruzione. Aprendo un’organizzazione in Kenya specificatamente rivolta ai bambini rifugiati, Mire è stato in grado di fornire 100.000 libri ai bambini rifugiati in Kenya.
Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, ha sottolineato che Mire è fonte di ispirazione per tutti: Abdullahi Mire è la prova vivente che idee trasformative possono scaturire dalle comunità sfollate. Ha dimostrato grande intraprendenza e tenacia nel rafforzare la qualità dell’istruzione dei rifugiati.
Nato in Somalia, Mire ha vissuto per più di vent’anni nei campi profughi di Dadaab in Kenya, dopo che le milizie di alcune clan rivali avevano invaso la sua città natale, Qoryooley, costringendo la sua famiglia a fuggire.
Reinsediato in Norvegia, ma desiderando servire la sua comunità, è ritornato in Kenya, dove ha trovato lavoro come giornalista e nel 2018 ha fondato il Refugee Youth Education Hub, un’organizzazione guidata dai rifugiati che ha aperto tre biblioteche nei campi – rifornite di libri donati – e ampliato le opportunità di apprendimento per decine di migliaia di bambini e ragazzi sfollati.
Mire ha commentato che questo premio appartiene a molte persone, non solo a lui:
“La vittoria non è solo per me. È per tutti i volontari con cui lavoro… È per i bambini nelle scuole”.
Il premio è stato consegnato durante una cerimonia a Ginevra, in occasione del Global Refugee Forum 2023.
A cura di Maria Ludovica Piombino
Biblioteca africana Borghero