La deportazione dei neri nei campi di concentramento nella Germania nazista. Una pagina di storia poco conosciuta.

Il 27 gennaio 1945 è il giorno in cui, alla fine della Seconda guerra mondiale, i cancelli di Auschwitz vengono abbattuti dalla sessantesima armata dell’esercito sovietico.

Ogni anno il 27 gennaio, in Italia e nel mondo, si celebra la Giornata della Memoria. C’è una pagina di storia però poco conosciuta, riportata dallo storico ivoriano Serge Bilé in Neri nei campi nazisti (EMI, 2006): anche un numero imprecisato di neri (tra i 10.000 e i 30.000) fu deportato nei campi di concentramento nazisti.

Gli afro-tedeschi e i creoli fecero parte dei primi contingenti dei deportati inviati da Hitler nei campi, molto tempo prima dello scoppio della guerra. Tutti gli afro-tedeschi residenti in Germania (i cittadini delle ex colonie tedesche) furono privati della nazionalità tedesca e si videro confiscare il passaporto. Fu proibito loro di lavorare, svolgere il servizio militare e frequentare i bagni pubblici.

Vennero messi al bando anche i matrimoni misti, e quelli celebrati precedentemente furono annullati. I bambini neri furono esclusi dalle scuole.

“Oggi i neri e gli ebrei sono vittime del terrorismo fascista – scriveva nel 1933 Bruce Kwassi, editorialista togolese del bimestrale The negro worker, destinato alla comunità africana di Amburgo – gli studenti non sono solo esclusi dalle università dai fascisti, ma sono presi a bastonate quando insistono per partecipare alle lezioni.

Qualche settimana fa, l’infame capitano Goering ha fatto arrestare George Padmore, segretario generale del sindacato dei lavoratori neri di Amburgo. I nazisti hanno poi saccheggiato i locali del sindacato e distrutto tutto il materiale di lavoro. Nel marzo scorso il padrone del ristorante dove mi stavo esibendo con la mia orchestra, a Berlino, mi disse che non poteva più tenerci perché eravamo neri. Quando spiego che vengo dal Togo, ex possedimento tedesco, mi si risponde che la Germania non possiede più colonie”.

Della shoah nera restano poche testimonianze e pochi sono gli studi che ricordano queste vittime.

Maria Ludovica Piombino

Biblioteca africana Borghero

PER APPROFONDIRE, SI LEGGA  L’ARTICOLO DEL NOSTRO SITO:

Anche i neri furono perseguitati sotto il nazismo


L’Articolo è  pubblicato anche in SMA Notizie n. 167

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