Mi presento: sono p. Ulrich Kossivi, sacerdote missionario SMA, originario del Benin, quarto figlio vivente del matrimonio di mio padre e mia madre. Ho avuto un’infanzia e un’adolescenza felici con loro. Ho imparato da mio padre soprattutto la virtù della pazienza e della carità, e da mia madre la virtù di un lavoro ben fatto.
Ordinato sacerdote il 1° luglio 2017, sono stato inviato in Angola per la missione, dove sono ancora attualmente. Guardando indietro agli ultimi tre anni, posso tranquillamente dire che questi sono stati anni di grazia e crescita. Al mio arrivo sono stato nominato alla parrocchia di Santa Isabel, nel quartiere di Kikolo, grande periferia nord della capitale Luanda, e dall’ottobre 2019 sono animatore vocazionale e responsabile della casa di formazione SMA, nella quale risiedo attualmente.
Avevamo iniziato bene l’anno propedeutico con sette seminaristi, di cui tre della SMA e quattro della nostra diocesi di Caxito, quando improvvisamente il covid-19 ci ha costretti a ristrutturare il nostro programma. Purtroppo sono state limitate le esperienze pastorali, elemento importante della formazione. Solo qualche volta hanno accompagnato i padri SMA nella visita degli ammalati e hanno animato le messe per i giovani della parrocchia. Il 18 ottobre è stato il giorno di chiusura delle attività del seminario e da allora do un aiuto alla parrocchia della “Sagrada Família”, insieme al suo parroco, p. Angelo Besenzoni.
La situazione socio-economica in Angola è molto critica. La carestia è entrata in moltissime case, e la frustrazione si manifesta nelle strade con cortei e proteste, soprattutto di giovani. Molti angolani dicono senza mezzi termini che non c’è più speranza per un domani migliore. Nonostante le molte lamentele e le proteste rivolte al governo, le cose rimangono sempre le stesse. Tanti affermano sconsolati che si sta andando di male in peggio.
In parrocchia mi è stata affidata la pastorale giovanile. La pandemia ha quasi ucciso la fede dei giovani della parrocchia. Sono ormai pochi quelli che partecipano alla vita della Chiesa e ai sacramenti. Il nostro impegno più urgente è ora di formare un gruppo solido di giovani dinamici, per andare incontro a quei compagni che hanno perso il cammino della fede, e riavvicinarli a Gesù. La nostra pastorale giovanile comprende attività come ritiri, conferenze, attività di gioco, che attirino e riuniscano i giovani. Il tema scelto che guiderà le nostre attività è: “I giovani e la testimonianza di fede”.
P. Ulrich Houenahin Kossivi, missionario SMA, Luanda
Foto: Global Voices, SMA