Anna Floriana Garofalo, oculista, in questa lettera ci descrive le diverse iniziative a favore delle persone affette da problemi oculari che abitano a Mabondo, dove è stato in missione p. Carlos Bazzara. La dott.ssa Garofalo, con tante emozioni, ritornerà proprio in quel villaggio in Centrafrica, per contribuire a ridare la vista a chi soffre di cataratta.
Nel mio breve soggiorno nello sperduto villaggio di Mabondo, con Padre Carlos abbiamo allestito un piccolo ambulatorio oculistico e, ogni giorno, decine di persone con le moto che fungono da taxi, giungevano dai villaggi vicini e più lontani, attraversando una fitta e insidiosa foresta, per sottoporsi a visita.
Ho visto persone di una povertà indescrivibile (la gente vive in capanne fatte di canne e foglie e non ha nulla, solo pochi indumenti stracciati e se fortunata ha entrambe le scarpe, altrimenti una sola o piedi completamente scalzi); persone ignare della loro età perché mai censite, analfabete e che per la prima volta nella loro vita vedevano un oculista.
Molte le persone, soprattutto giovani, affette da cataratta spesso totale, bilaterale e complicata.
A ciascuno di loro ho lasciato una speranza: quella di tornare a vedere.
Questo sogno sta per realizzarsi. Pochi giorni fa è stata anche firmata la convenzione tra la Nunziatura Apostolica, la Comunità di Sant’Egidio ed il Ministero della Salute pubblica della Repubblica Centrafricana per 500 interventi chirurgici gratuiti di cataratta, da realizzare tra fine agosto e settembre dall’équipe medica del Dott. Vito Primavera e con i macchinari donati dalla Regione Puglia.
Negli scorsi mesi sono stati raccolti occhiali usati (da sole e da lettura) che torneranno utili nel post-intervento; ringrazio tutti quelli coinvolti in tale iniziativa, a cominciare dagli amici del CAI di Ortona e di Castel di Sangro (i cui occhiali hanno viaggiato con me nello scorso novembre), la Parrocchia di San Leone di Bitonto e tantissimi amici e conoscenti che si sono adoperati a tal fine.
Ben 750 lenti sono già arrivate a Bangui, assieme a spazzolini e dentifrici per bimbi, abbigliamento intimo e qualche farmaco.
Inoltre, da qualche mese, con la collaborazione dei Padri missionari della SMA, si stanno raccogliendo offerte in denaro che serviranno per aiutare la povera gente, che dovrà sottoporsi ad intervento di cataratta, a sostenere le spese del lungo viaggio in foresta e lo scontato soggiorno post-operatorio nella capitale.
Ringrazio di cuore tutti coloro che stanno aderendo a questa iniziativa, dando piena fiducia a quanto sta per realizzarsi e che condurrà a nuova vita tanta gente cieca.
A poco più di un mese da questa nuova partenza, due sono le cose che più mi emozionano:
- L’idea di rivedere i bambini e la gente che ho lasciato in foresta a Mabondo, dove è rimasta una parte del mio cuore
- La gioia che leggerò sul viso di chi sarà operato e che, ora vive nel buio ma, appena sbendato, tornerà a vedere la luce.
Anna Floriana Garofalo