Finalmente siamo partiti!

Dopo 3 anni di attesa l’Associazione DUMA è riuscita ad organizzare il viaggio in Costa d’Avorio. Vi hanno partecipato Orlando, Miranda, Maurizio e Lodovica, accompagnati da p Dario, Dozio. Fine del viaggio era di andare ad incontrare i bambini sostenuti a distanza e per visitare il Centro Donata, l’ospedale che cura pazienti affetti dall’Ulcera di Buruli e altre patologie similari.

Dopo due giorni di viaggio, tra aereo, pullman, attese, soste, imprevisti, raggiungiamo la prima tappa: Tabou, cittadina a 400 km dalla capitale, dove suor Bernadette ci accoglie insieme a 40 bambini. Li incontriamo ad uno ad uno e cerchiamo di conoscere la loro breve storia, chiediamo dell’andamento scolastico, della situazione in famiglia, delle loro aspettative.

Lo stesso facciamo a San Pedro, grande città portuale affacciata all’oceano, dove suor Suzanne, nostra nuova referente, ci fa incontrare i 60 bimbi che ha in carico. Anche qui i piccoli sono accompagnati da un adulto che spesso non è un genitore ma piuttosto una zia, una nonna o una vicina di casa.

Si tratta infatti di ragazzini che hanno famiglie disastrate (come spesso laggiù), in cui manca uno o entrambi i genitori. I bimbi sono piuttosto timidi e faticano a parlare di fronte a degli adulti bianchi.. Veniamo così a conoscenza di situazioni dolorose, che a volte ci è difficile trattenere la commozione; altre volte abbiamo davanti ragazzi diligenti e determinati, che amano studiare e sanno già cosa vogliono fare da grandi (il poliziotto, l’insegnante, la suora..).

In certi casi ci rendiamo conto che il rendimento scolastico non è molto proficuo, ma riteniamo comunque importante sostenere questi allievi così che possano venire allontanati dalla strada, abbiano un pasto caldo al giorno e possano raggiungere un minimo di istruzione che un domani potrà aiutarli a trovare un impiego.

Un momento molto bello è alla fine dei colloqui, quando un bambino ci legge una letterina di ringraziamento ai sostenitori del DUMA. Il silenzio commosso che segue viene rotto da una musica che un deejay improvvisato trasmette a tutto volume: i ragazzini si mettono a ballare, felici e scatenati, abbandonando tutta la timidezza e invitandoci a danzare con loro.

È bello vedere che l’allegria in questi bambini non è soffocata, nonostante tutte le difficoltà che vivono quotidianamente.

A San Pedro siamo stati in visita al Centro Donata, di proprietà della SMA ivoriana, al quale il DUMA dà un contributo regolarmente. Hyacinthe, il direttore, ci mostra i locali ristrutturati: come sono cambiati rispetto a 3 anni fa! Le pareti grige  e scrostate sono ora dipinte di fresco in bianco e azzurro, i letti moderni hanno sostituito quelli vecchi di legno coi materassi bucati, che ora sono nuovi e coperti da lenzuola (novità!), i bagni hanno le porte (non c’erano prima) e i sanitari rifatti.

Il direttore è pieno di idee e di progetti ed è orgoglioso perché il governo ivoriano ha riconosciuto il centro punto di riferimento per la cura dell’Ulcera di Buruli e lo ha fornito di un medico e un infermiere mantenuto dallo Stato.

Ci piacerebbe che altri si unissero a noi In questi viaggi perché l’incontro diretto con la terra d’Africa ti fa scoprire un mondo che non ti può lasciare indifferente, ma ti stimola a metterti in gioco e ad interrogarti su quanto ognuno può fare per l’altro.

Lodovica Mazzucato

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