P. Carlos da tre mesi è a nella casa di formazione SMA a Bangui, capitale del Centrafrica. Ci scrive per condividere i suoi sentimenti e il suo nuovo cammino: “Cerco soltanto di vivere fino in fondo la grazia e le sfide di ogni giorno”.

Sono stato ben accolto qui nel Seminario San Pierre Claver di Bimbo, periferia di Bangui, capitale della Repubbica Centrafricana. P. Dieudonné (il rettore) ha ben preparato la camera per me e ha curato tanti dettagli! Ringrazio tantissimo il Signore per questa nuova possibilità di essere in Africa come missionario!

Penso che sia una gioia differente da quella di chi arriva per prima volta! È più profonda e integrale perché ha già radici in questa terra benedetta… è nata e cresciuta durante 16 anni, accogliendo la gioia essenziale insieme a problemi e sfide dei nostri fratelli e sorelle africani.

Il secondo pensiero è quello di trovarmi “temporaneamente” in un seminario SMA (propedeutica e filosofia) con un bravo e giovane rettore, p. Dieudonné, che conosco bene, perché ha fatto il suo “stage” da seminarista in Niger, a Bomoanga, e veniva per l’accompagnamento spirituale a Kankani, i miei ultimi luoghi di missione.

P. Dieudonné mi ha chiesto di fare l’accompagnatore spirituale dei nostri seminaristi, compito che cerco di fare con attenzione, e che dovrò certamente, anche imparare.

Mi ha chiesto pure di occuparmi di alcuni progetti di costruzione (ampliamento della cappella, di una nuova sala di studio, cucina ecc.) e si tratta di un impegno pesante, che causa tanti mal di testa, soprattutto in un paese in crisi come la RCA, in cui i prezzi sono elevatissimi e i tempi lentissimi…

Il “ritmo” del Seminario in cui vivo è esigente per i giovani e anche per noi. Non ho ancora trovato il modo di cominciare a studiare il Sango. Il mercoledì celebriamo la messa in questa lingua, che è la lingua nazionale, e il sabato in inglese.

L’ultima Domenica del mese ci incontriamo tutti noi i confratelli SMA in una delle nostre parrocchie, o nella casa sede del distretto, a turno, per condividere il pranzo fraternamente.

Accanto al nostro seminario si trova la sede della Conferenza Episcopale Centroafricana. I nostri dirimpettai sono i comboniani con il loro seminario, poi le case di formazione dei cappuccini, dei francescani, e di altri religiosi. Siamo in contatto permanente con loro, attraverso ritiri, incontri, condivisioni.

Di notte è consigliabile non uscire, perché si sentono degli spari di armi di fuoco qui vicino.

Alcune persone che sono venute a visitarci e che lavorano in differenti istituzioni, qui a Bangui, ci hanno messo in guardia contro i pericoli “in crescita” che loro constatano in questo Centrafrica così diviso e problematico, politicamente e socialmente. Ma per il momento tutto è calmo, ma la pentola è sul fuoco…

Per quanto riguarda la salute, va tutto bene, mentre mi abituo al nuovo regime alimentare (senza vino!), al clima tropicale, ad un nuovo ritmo, ad una nuova missione da scoprire.

Non mi preoccupa il futuro, non faccio proiezioni nei miei pensieri, cerco soltanto di vivere fino in fondo la “grazia” e le “sfide” di ogni giorno e di poter essere un piccolo strumento nelle mani di Dio, utile alla Sua Missione e al Suo Regno.

A volte, i sentieri del Signore sono diversi dai nostri!

P. Carlos Bazzara, Bangui, Centrafrica

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