1-casa-kicoca

Sabato 6 gennaio, il Vescovo di Caxito Antonio Francisco Jaca, ha inaugurato la nuova casa SMA  destinata ospitare l’anno di propedeutica per gli aspiranti SMA, e a essere un centro di animazione missionaria e vocazionale. L’edificio offre 24 posti letto in 4 camere multiple, una cappella, la sala per le lezioni, la biblioteca, oltre a due camere per i padri residenti. Naturalmente ci sono anche la cucina e una sala da pranzo.

È stata una cerimonia semplice, ben preparata e vissuta con molta partecipazione e gioia da circa 400 persone che sono venute in questa località a circa metà strada tra Luanda e Caxito, non lontano dal bivio della strada che conduce a  Barra do Dande e a Ambriz, nella località chiamata Musseque Kicoca, nel Municipio di Panguila. Erano presenti una ventina di preti tra confratelli SMA e preti della diocesi di Caxito. La liturgia ordinata e molto ben preparata ha incluso anche il taglio del nastro e la benedizione dei locali da parte del vescovo.

Prima della conclusione il Vicario Generale SMA, P. Antonio Porcellato ha sottolineato il passo fondamentale che questa casa rappresenta per la SMA in Angol, e P. Ceferino Cainelli, responsabile locale  della SMA ha espresso un sentito ringraziamento a quanti hanno collaborato per arrivare a questo traguardo, inclusi tutti i confratelli SMA che in questi vent’anni hanno operato in Angola. Ceferino ha scandito tutti i loro nomi, suscitando  ricordi e emozione in tutti i presenti.

La corale e il gruppo della Promaica (associazione delle donne cattoliche in Angola) della cappella San Mateus meritano un encomio particolare per aver assicurato l’animazione dei canti e il pasto di festa offerto a tutti i presenti. Non è mancato il tradizionale momento del taglio della torta con il Vescovo, il Vicario Generale, P. Ceferino e alcuni tra i principali contributori alla realizzazione di questa casa.

Vorrei sottolineare che tra quindici giorni comincerà nella casa il programma di propedeutica con tre aspiranti, mentre i primi due seminaristi angolani che hanno già terminato i tre anni di filosofia tra una decina di giorni partiranno per il Kenya  per perfezionare il loro inglese e essere così pronti a iniziare l’anno di spiritualità a Calavi nell’ottobre prossimo.

Avere inaugurato questa casa significa anche riconoscere il grande lavoro di animazione e di accompagnamento di giovani che tutti i padri hanno fatto in questi anni. Già il Consiglio Plenario del 2010 aveva dato il via libera all’accettazione di giovani angolani come candidati per la missione nella SMA.


Antonio Porcellato da Caxito (Angola)

7 gennaio 2018

11-taglio-della-torta-modified-1

Dal discorso pronunciato per l’occasione da p. Antonio Porcellato, vicario Generale SMA:

25 anni fa in Ghana c’è stata l’ordinazione presbiterale del primo missionario SMA. Era il 1992. Oggi ci sono circa 250 i missionari SMA africani, e altrettanti i seminaristi, provenienti da una dozzina di paesi dell’area francofona e anglofona.

L’Angola è il primo paese di lingua portoghese che offre le energie dei suoi giovani per la missione attraverso la Società delle Missioni Africane. L’inaugurazione di questa casa destinata a favorire e preparare le vocazioni missionarie di giovani angolani è un punto fondamentale, a vent’anni dall’arrivo dei primi missionari SMA nel paese.

Vorrei ringraziare oggi, a nome del Consiglio Generale e di quello del Distretto SMA dei Grandi Laghi, rappresentato qui da p. Julius Chelanga, in modo particolare tanti confratelli SMA e vari collaboratori che hanno contribuito alla costruzione di questa casa e al radicamento della Società delle Missioni Africane in Angola.

Tuttavia, la visione a lungo termine, la coordinazione dell’impegno di tutti, e la capacità di trovare le risorse e coinvolgere l’impegno di tanti, sono doni che p. Ceferino ha ricevuto in modo speciale e li ha messi a disposizione di questo progetto. Grazie, Ceferino, in questo quindicesimo anno del tuo sacerdozio missionario. Dall’Argentina hai portato in Angola, energia, pazienza, determinazione, ottimismo e passione missionaria.

Inoltre tra pochi giorni due giovani seminaristi (José e Simão), terminato il ciclo di filosofia, partiranno per il Kenya e poi per il Benin per l’anno internazionale di spiritualità. È più di un seme seminato, è già una pianticella viva  che ha bisogno di crescere e di portare frutto. Grazie a loro, alle loro famiglie e comunità cristiane, a voi che li avete ispirati, aiutati e mandati.