Nel 2006 ad Abuja in Nigeria, è nata una casa editrice importante, in grado di imporsi sul mercato ultra competitivo americano, la Cassava Republic Press, fondata dalla scrittrice Bibi Bakare-Yusuf e dall’editore britannico Jeremy Weate.
Cassava Press è nata con lo scopo preciso di trovare, coltivare e poi pubblicare i nuovi talenti locali, i futuri scrittori africani che spesso vengono riconosciuti e pubblicati più nei paesi europei e statunitensi che nella stessa Africa. Oltre alla sezioni di fiction e saggistica, l’editrice ha poi un interessante collana dedicata alla letteratura per ragazzi, considerata la vera fucina per i nuovi talenti.
Cassava Republic Press sta attualmente realizzando la traduzione di 10 libri per bambini nelle lingue dei gruppi etnici Igbo, Yoruba e Hausa e spera di allestire una vera e propria stamperia nelle diverse lingue del paese: “È un’opportunità anche per gli scrittori di ritornare alla loro lingua madre. Per molti è un passaggio non semplice perché sono abituati a scrivere in inglese”, racconta in un’intervista, rilasciata all’ultima Fiera del libro per ragazzi di Bologna, Bibi Bakare-Yusuf.
Cassava Republic Press vuole cambiare radicalmente il mondo in cui si pensa il soggetto letteratura africana contemporanea. Infatti, erroneamente, si pensa che la prosa africana contemporanea debba essere ancorata a tutto il passato africano nelle sue molteplici differenze, che sia ambienta a Kinshasa o a Lagos, o in altre città africane.
Cassava Republic Press pensa invece che sia arrivato il momento di costruire un nuovo corpo di letteratura africana che unisca scrittori e lettori, dal Benin a Bahia. “È il momento di chiedersi: da dove viene e dove stia andando la letteratura africana e compito degli editori è indirizzare queste domande attraverso le proposte letterarie”.
Tra gli autori scoperti e pubblicati da Cassava Republic Press c’è Teju Cole, tra i più interessanti e innovati talenti letterari degli ultimi anni, esempio delle nuove generazioni di scrittori di origine africana che scelgono poi di vivere in occidente, ma che continuano ad avere un legame fortissimo con l’Africa.
Per Cassava Republic Press, Teju Cole ha pubblicato nel 2007 Every day is for the thief, tradotto nel 2014 da Einaudi con Ogni giorno è per il ladro. È il racconto in prima persona dell’alter ego letterario di Cole, un giovane nigeriano che torna a casa dopo quindici anni vissuti a New York, il diario di un ritorno impossibile, di un ritorno ad un passato che non è poi passato.
Maria Ludovica Piombino