Christine Koundja nasce ad Iriba nel 1957. È la prima scrittrice donna del Chad, un paese massimamente tormentato dalla guerra, sia esterna (la lunga e sanguinosa guerra con la Libia e oggi con il Sudan),  che interna, tra gruppi del nord (ad economia pastorale, nomadi e musulmani) e del sud (agricoltori, sedentari e in parte cristiani).

La guerra è così lo sfondo della vita quotidiana per la maggior parte dei chadiani ed è una realtà con la quale, prima o poi, è inevitabile fare i conti.

La musica, la poesia, il cinema e la letteratura chadiana sono certamente un veicolo importante per parlare della situazione interna, ma rimangono ancora poco conosciuti, almeno in Italia.

Christine Koundja, dopo gli studi secondari e un anno di Legge all’ Università di N’djeména, ha incominciato a lavorare nelle Ambasciate in Chad, Camerun e Nigeria. È stata Ministro degli affari esteri e dell’integrazione africana. È madre di quattro figli.

Nel 2001 Christine pubblica il suo primo romanzo, Al-Istifakh ou l’idylle de mes amis (Editions Clé), e nel 2005 rilascia un’intervista molto interessante sulla sua vita, sul suo romanzo e sulle difficoltà di essere una donna scrittrice in Chad : Ho scelto la scrittura per denunciare il desolante spettacolo delle guerre civili, religiose, tribali e politiche che l’Africa offre al resto del mondo”.

Il romanzo racconta di due giovani appartenenti a religioni e gruppi diversi che decidono, comunque, di sposarsi senza il consenso delle rispettive famiglie e di scappare poi in Francia.

“Il matrimonio è la metafora che mi ha permesso di sollevare tutti i mali che minano la società chadiana e di fatto tutta l’Africa”.

È un libro interessante, come denuncia sulle dinamiche interne della realtà africana (rapporti tra generazioni, obblighi filiali e autorità religiosa) e come presa di coscienza sulla necessità di arrivare ad un compromesso con la modernità e il cambiamento richiesto dalle nuove generazioni.

Difficoltà la scrittrice ne ha incontrate molte, sia per la pubblicazione del libro che per la diffidenza in quanto donna : “Sono poche le donne in Chad che leggono…”.

Il suo secondo romanzo, Kam-Ndjaha, la dévoreuse, pubblicato nel 2009 (Éditions Menaibuc), affronta diversi argomenti,  tra i quali la povertà,  l’amicizia e l’infedeltà.

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A cura di Maria Ludovica Piombino
Biblioteca Africana Borghero