“La missione è ossigeno per la vita e la fede. Partire per incontrare l’altro: così si rianima la fede e la comunità”. La testimonianza di Claudia

“Fin da piccola rimanevo sempre affascinata ascoltando un missionario. Poi, crescendo e inserendomi nella vita parrocchiale, ho scoperto che la missionarietà è ossigeno per la vita di fede. Con il gruppo degli animatori di AC abbiamo chiesto ai padri SMA di accompagnarci nella formazione spirituale e missionaria”. Così inizia il suo racconto Claudia Guglielmi, laica missionaria della diocesi di Padova.

La vita di Claudia ha intersecato la missione in tanti modi e in tanti momenti. Ha lavorato nel Centro Missionario Diocesano di Padova, ha fatto due brevi esperienze di missione in Costa d’Avorio, ha poi passato alcuni anni nella Casa Generalizia SMA di Roma, dove collaborava nell’economato. Ma l’esperienza più marcante è stata in Kenya, dove affiancava i missionari fidei donum padovani. ho lavorato nell’Associazione Saint Martin, una meravigliosa realtà locale che cerca di mettere i piccoli, i fragili, i “poveri” al centro della comunità per imparare a riconoscere ciascuno le proprie fragilità, e per far scoprire e valorizzare le proprie forze e potenzialità”.

Le chiedo: cosa diresti a un giovane che sogna di partire in un Paese di missione, rimanendo laico, ma ha qualche esitazione. Gli occhi di Claudia si illuminano, e dal suo cuore sgorgano le sue convinzioni più profonde: Partire è fare esperienza dell’incontro profondo con l’altro, diverso da noi, che ci accoglie, ci ospita, ci narra la sua fede, condivide il suo cibo, la sua cultura, le sue tradizioni. È questo incontro che purifica, rafforza e rianima la nostra fede e la nostra testimonianza, e quindi può rianimare le nostre comunità. Uscire, partire, ci aiuta a toccare con mano quanto lontana sia ancora quella giustizia che Dio sogna per il mondo: quanti fratelli e sorelle non hanno ancora incontrato Gesù? Quanti non hanno cibo, salute, dignità, rispetto?”

Ho un’ultima domanda per Claudia e riguarda la mia di vocazione, quella di prete inserito in un istituto missionario. Che consigli dai a noi, dal tuo particolare punto di vista? Claudia esordisce riconoscendo il carisma speciale degli istituti missionari nella Chiesa. Ma giustamente ci avverte che questo carisma, questo dono dello Spirito, va sempre confrontato con la storia: “la sfida principale che vive oggi tutta la Chiesa è di ascoltare e vivere la Parola che parla a questo mondo e all’uomo di oggi”. E ci incoraggia a “non avere paura, a fare scelte coraggiose in missione, servendo le chiese locali, mettendovi in ascolto dei bisogni della gente, lottando al suo fianco, arricchendovi della diversità”.

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Il sito dell’Associazione St Martin

A cura di p. Marco Prada