Notizia curiosa dalla Costa d’Avorio: gli autisti dei carri funebri, gli impiegati delle pompe funebri addetti alle camere mortuarie, i fabbricanti e venditori di bare sono in sciopero da vari giorni.
Ci sono state anche delle manifestazioni per le strade, duramente represse dalla Polizia, con vari feriti e fermati. Gli scioperanti protestano contro una misura del governo che vuole attribuire il monopolio della gestione dei servizi funerari a una sola società, ritirando la licenza alle altre 211 imprese che lavorano nel settore, che impiegano 1500 persone, ora minacciate di licenziamento.
Una strana situazione che si è creata: da giorni è difficile organizzare funerali, i cadaveri vengono trattati con la formalina, per evitare la decomposizione, i familiari sono costretti a rimandare le costosissime veglie funebri marcate già da varie settimane, e che riuniscono parenti e conoscenti, spesso provenienti da molto lontano, persino dall’estero.
I cadaveri in genere sono conservati per settimane nelle camere mortuarie private appartenenti alle imprese di pompe funebri.
I funerali sono un aspetto della vita sociale africana basilare, un evento a cui nessuno vuole o può rinunciare, un occasione per rinsaldare i legami tra i familiari del defunto, e per ostentare la ricchezza del clan familiare. La popolazione chiede al governo di trovare il più in fretta possibile un’intesa.
a cura di p. Marco Prada
Foto: sito connectionivoirienne.net