Padre Renzo Adorni ci ha aggiornato sulla situazione dell’anagrafe a Kikolo:

“Il 6 gennaio, abbiamo ripreso l’attività della Commissione Giustizia e Pace per registrare all’anagrafe tante persone che non hanno documenti. Ciò in collaborazione con l’autorità provinciale. Un documento di identità è prezioso, perché senza di esso tu non esisti per lo stato e la società.

È un servizio per la nostra gente, di cui voi forse, non capite tutto il valore. Immaginate solo che voi non esistiate nell’anagrafe, non avete la Carta d’identità, il Codice Fiscale, ecc. Cosa potete fare se l’Amministrazione vi complica la vita e voi non sapete come uscirne?

Questa situazione si è creata a causa della lunga guerra civile, ma anche, diciamo la verità, anche per l’ignoranza e la pigrizia di tanti contadini emigrati in città dalla campagna. Costoro hanno continuato a vivere come nel loro villaggio, dove non avevano bisogno di Carta di identità: perché tutti conoscevano tutti.

Fino al 22 dicembre, ne sono stato registrati circa 7.700. Voi non vi rendete conto del lavoro che fanno i nostri giovani della Commissione Giustizia e Pace! E ciò chiedendo solo un prezzo simbolico di 250 kwanza (circa 2 euro).

Questa mattina il servizio avrebbe dovuto riprendere, ma è mancato il funzionario del governo locale, che ha prolungato il “ponte” – tutto il mondo è paese. Le cose si sono messe in moto solo nel pomeriggio: la gente è paziente.

È un gran bel servizio che la Chiesa cattolica sta offrendo alla popolazione di questo quartiere.”

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