Nelle Costituzioni SMA si chiama “Giuramento”: non essendo religiosi e non emettendo quindi voti, i missionari SMA prima dell’ordinazione diaconale e sacerdotale si impegnano a servire la Missione nella SMA per tutta la vita per mezzo di un giuramento.
Davide Camorani ha fatto un cammino di formazione al sacerdozio e alla missione ed ora sta per fare un passo importante: impegnare la sua vita nella SMA. Domenica 10 settembre a Feriole (PD), durante la Festa SMA, pronuncerà con solennità queste parole: “Io, Davide, chiamato dal Signore ad annunciare il Vangelo in Africa, giuro di restare nella SMA per prendere parte alle sue attività, e accetterò i compiti che mi saranno assegnati dai superiori”.
Questo primo giuramento di un anno sarà rinnovato per 2 volte, fino a quello definitivo.
Davide ci parla un po’ del cammino che lo ha portato a questa tappa importante della sua vita:
“Sono originario di Faenza, in provincia di Ravenna. Ho conosciuto la SMA tanti anni fa, quando studiavo nel Seminario Regionale di Bologna. Tutti gli anni un missionario passava di seminario in seminario per presentare le missioni e, naturalmente, la propria personale esperienza di missionario. Nel 1995, l’incaricato era un padre SMA. La stessa SMA, poi, organizzava anche un viaggio in Africa per l’estate successiva. Qualcuno mi ha pagato il viaggio, e così, sono partito, e ho potuto vedere l’Africa per la prima volta. Ho conosciuto più da vicino la missione della SMA, cominciando un rapporto di dialogo e amicizia che mi ha portato, poi, a sceglierla come mia famiglia, vendendo a Genova per continuare gli studi teologici.
Poi c’è stato un periodo buio, in cui, oppresso dalla paura di non essere pronto, ho deciso di mollare tutto e, tornato nella mia città, ho fatto l’infermiere per quasi 20 anni. Però non ho mai tagliato il cordone ombelicale con la SMA: non ho perso occasione per andare a passare qualche giorno presso le case di Genova o di Feriole. Una rinnovata adesione alla preghiera e alla vita di fede, e un risveglio della mia vocazione missionaria, mi hanno portato ora, che non sono più giovanissimo, a fare questo passo: impegnarmi per tutta la vita alla missione nella SMA.
I mesi che ho vissuto in Niger nel 2017 sono stati determinanti per consolidare la mia scelta. Il Niger è un paese estremamente povero e fortemente arretrato anche a causa del bassissimo livello d’istruzione. Mi sono confrontato direttamente con la situazione sanitaria della popolazione, ed è stata una cosa piuttosto gratificante perché mi ha permesso di sentirmi al mio posto. Ho avuto la gioia di conoscere una piccola Chiesa viva e vigorosa, sempre in crescita, con slancio, malgrado il poco che ha.
Oggi sono contentissimo, deciso e determinato, felice della mia esperienza in Niger, che mi ha dato tanto, sotto tutti i punti di vista, e grato a questa comunità che mi ha accolto, e a cui mi sento profondamente legato, legame che diventerà ancora più solido con il giuramento.
Ho pianto, non lo nascondo, il giorno in cui ho vuotato il mio appartamento di Faenza, ma ora, qui, mi sento di nuovo a casa.”