Don Michele Farina ci racconta le celebrazioni dei 100 anni dell’Evangelizzazione della diocesi, a Berberati e la gioia di incontrare padre Valentino, frate cappuccino missionario in Centrafrica da quasi 60 anni.

Ciao a tutti, rieccomi a scrivere dopo una breve pausa post natalizia. La missione prosegue il suo cammino e vorrei cominciare condividendo la bella celebrazione vissuta nei giorni scorsi, a Berberati. È stato il compimento dei 100 anni dell’Evangelizzazione nella nostra diocesi (in realtà era la terza volta che lo celebravano in un anno, ma qui le feste piacciono e devo dire che questa ha un significato importante).

Inoltre, incontrarsi con tutta la diocesi ogni volta è l’occasione per confrontarsi, per pregare insieme e ricordarci che nessuno cammina da solo, molti ci hanno preceduto, molti camminano con noi oggi e altri lo faranno domani. Cuore dell’incontro è stata la celebrazione domenicale, ma significative sono state anche le giornate che l’hanno preceduta, come in occasione della celebrazione penitenziale per i sacerdoti, insieme al vescovado. È stata una giornata di preghiera e di confessioni per noi sacerdoti. Sabato mattina le 30 parrocchie hanno presentato brevemente la loro storia e condiviso la situazione attuale (in pochi minuti chiaramente).

don Michele Farina centrafrica pigmeiLa maggior parte delle parrocchie non hanno 50 anni, alcune sono giovanissime… È la Chiesa degli inizi! Abbiamo poi vissuto momenti culturali, di musica, danza e teatro. Suggestive in modo particolare sono state le danze di nostri pigmei Bayaka del villaggio di Massapoula (a 40 km da Monasao).

La conclusione si è tenuta domenica con la Messa, come sempre animata da canti e danze, con l’omelia del vescovo in francese, in sango e in inglese: omelia in cui ha animato tutti a essere protagonisti nella nostra diocesi, nel nostro tempo, nell’annuncio del Vangelo che abbiamo ricevuto da coloro che sono stati i nostri catechisti, le nostre famiglie, i nostri missionari.

Personalmente, vorrei condividere la gioia di aver incontrato in queste giornate a Berberati qualcuno che molti di voi conoscono, padre Valentino, grande (umile) missionario qui in Centrafrica insieme ai suoi due fratelli cappuccini, Umberto e Pio. Valentino era rientrato in Italia un paio d’anni fa in Italia dopo 59 anni in Centrafrica, ha chiesto poi di ritornare nella sua terra centrafricana, e da qualche mese è tornato a Bouar, la diocesi a nord della nostra. Padre Valentino è stato accolto a Berberati con grande rispetto, come si deve in Centrafrica verso una persona anziana, inoltre come un protagonista dell’evangelizzazione in questa terra.

Per me un amico, un testimone, un esempio. Ribadisco la gioia di averlo incontrato e di aver condiviso insieme queste giornate. Devo anche a lui e a suo fratello Umberto, il mio amore per la missione, prima a Cuba e ora in Centrafrica.

Mi accorgo di aver già scritto molto e aggiungo solamente che la missione a Monasao prosegue, con la pastorale, la scuola, l’ospedale, con tantissimi problemi e tante gioie.

Colgo l’occasione, all’inizio di questo inizio 2024, per ringraziare tutti coloro che ci sostengono, spiritualmente, materialmente. Sentiamo la vicinanza di tutti voi.

Alcuni pensieri sulla scuola: dopo due anni dal mio arrivo, cominciamo a intravvedere alcuni cambiamenti necessari, come il bisogno della formazione e dell’aggiornamento dei maestri e la sensibilizzazione delle famiglie sull’importanza della scuola chiedendo loro di contribuire alla spese (anche se in piccolissima parte con denaro o beni in natura). E ancora, il desiderio di aggiungere un terzo anno alla nostra scuola ORA, il che richiede due nuove aule e due nuovi maestri…

Nei prossimi mesi prima delle vacanze rifletteremo con i maestri su queste cose e ve ne parlerò quando sarò in Italia verso giugno. Piccola, ma bella idea con l’ufficio missioni e migrazioni di Savona: abbiamo deciso di offrire la possibilità a qualche giovane di conoscere dal vivo la nostra missione. Speriamo perciò di accogliere 5 giovani quest’estate, e non vedono l’ora di conoscerli. Le porte della missione sono aperte a tutti, non solo ai 5 giovani quest’estate…

Tra i tanti viaggi che avete nel cuore non escludete il piccolo villaggio di Monasao!

Buon cammino a tutti.

Don Michele Farina

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