Cerchiamo la risposta leggendo i “segni” che abbiamo qui davanti: la sua foto è collocata qui, a Genova, nella cappella della comunità, sull’altare africano e lo ritrae mentre alza il calice, in una Eucaristia concelebrata a questo altare una dozzina di anni fa con il fratello P. Walter… immagine fissata proprio in mezzo al gruppo scolpito dell’Ultima Cena…
E gli abbiamo messo intorno una speciale corona del Rosario, color rosso, fatta di un unico cordoncino annodato che parte dalla croce, percorre i misteri della vita di Gesù e Maria e ritorna alla croce, avvolgendo p. Gigi come in un abbraccio materno…
E questa sera gli abbiamo aggiunto un’altra croce, fatta di lunghi chiodi di ferro, utilizzati una volta dai maniscalchi per ferrare buoi e cavalli, assemblati in forma di croce da Giovanni, papà di P. Gigi e offerta a tutti noi negli anni 90…
Meditando alcuni misteri del Rosario pensiamo alla vita missionaria di P. Gigi, rivedendo la sua “basilica” di Bomoanga, esempio di inculturazione nel popolo Gurmanché, ai battesimi amministrati, catechisti e animatori formati, ma anche ai bambini sfamati, avviati alla scuola o curati nella salute come pure ai numerosi pozzi scavati, che, come il buon vino di Cana, dissetano e vivificano.
Come al suo paese di Madignano anche noi abbiamo esposto un cartello per chiederne la liberazione, ma l’essenziale per lui lo facciamo qui in chiesa, pregando e sperando, davanti a P. Gigi che “celebra” l’Eucaristia della sua vita.
Sostenuto dalla famiglia e dalla SMA, consolato dai suoi genitori e da tanti Missionari che hanno offerto la vita per l’Africa, accompagnato dal nostro ricordo affettuoso e dalla preghiera, avvolto da questo cordoncino rosso, abbraccio della Regina delle Missioni, e camminando al seguito di Gesù, che sale al Calvario portando la Croce…
P. Lorenzo Rapetti, SMA di Genova