Nato a Frabosa Soprana nel 1944 in una famiglia dalle profonde radici religiose – erano tre fratelli, con uno zio prete – con una dedizione fedele e generosa al “dovere” in tutto, p. Basso era fiero delle sue origini monregalesi, di essere un “uomo di montagna” e di aver come compaesano Mons. Sebastiano Dho Vescovo di Saluzzo e Alba.

Dopo i primi studi nel seminario di Mondovì, ha scelto di diventare missionario ed è venuto nella SMA a Genova, dove ha frequentato l’ultimo anno di teologia nel seminario diocesano. Ordinato sacerdote nel 1969, è subito partito in Africa, Costa d’avorio, lavorando a Tanda e a Transua, parrocchie della Diocesi di Abengourou, collaborando anche con confratelli francesi anziani, dedicandosi generosamente alla “pastorale missionaria” comune: formazione di catechisti, accompagnamento di catecumeni, sostegno alle vocazioni e visita ai villaggi.

P. Eugenio ha sempre conservato questa apertura pastorale: anche quando ha ricevuto incarichi educativi nei seminari ivoriani, la domenica andava nei villaggi circostanti a celebrare Messa con la gente. Era un uomo mite dal “buon temperamento” e godeva della stima e della fiducia dei confratelli, sia europei che africani.

Nei 54 anni di sacerdozio (di cui 27 in Costa d’Avorio) ha avuto incarichi importanti nella SMA: Vice Provinciale per due mandati in Italia, come pure Vice Regionale in Costa d’Avorio, Superiore di Comunità a Genova e in Africa, Procuratore e Animatore missionario nelle parrocchie, redattore di “SMA-Notizie”, per anni formatore apprezzato nella C.L.M.C. Comunità Laici Missionari Cattolici di Genova.

Ma soprattutto il suo impegno si è profuso nella formazione e nell’accompagnamento dei candidati al sacerdozio, in Africa e in Italia: prima in due seminari “ginnasio-liceali” interdiocesani di Yopougon (sobborgo di Abidjan) e di Katiola (nel nord del Paese), come Direttore Spirituale e Insegnante, e formatore anche alla SMA di Genova e infine come Superiore nel Seminario Teologico Internazionale della SMA di Ebimpé (Abidjan) dal 2011 al 2018.

Era tutto dedito alla formazione della quarantina di teologi, provenienti da una dozzina di Paesi diversi, come pure al sostegno anche economico alla SMA africana, con realizzazioni concrete (rete idrica ed elettrica, manutenzione fabbricati, veicoli e autosufficienza alimentare) e sostegno con borse di studio ai seminaristi, futuri missionari SMA africani, missionari come lo siamo noi europei.

Era attento ai candidati al sacerdozio missionario, già inseriti nella mentalità e cultura africana, per favorirne il discernimento in vista del cammino sacerdotale: aveva facilità di collaborazione con gi altri formatori anche africani e, fra i sacerdoti da lui formati, alcuni sono vescovi e tutti i suoi ex-alunni lo ricordano con riconoscenza per la sua competenza educativa e le bontà paterna nei loro confronti.

P. Eugenio è sempre stato un uomo di preghiera e trovava, da molti anni, nel “Rinnovamento dello Spirito” un sostegno importate per il suo impegno sacerdotale e missionario. Era un uomo dalla Fede profonda che traspariva anche nel suo contegno nelle celebrazioni, mai affrettate né superficiali… si capiva che P. Eugenio percepiva al di là di quanto vede un occhio distratto.

Questa fede ispirava la sua vita, e soprattutto il suo servizio alla carità, sempre, ovunque e con tutti. Una attenzione ai piccoli e ai poveri che si esprimeva nell’accoglienza di chi bussava alla sua porta e non ripartiva mai a mani vuote, nel farsi carico dei loro problemi, non solo economici, ma anche attenzione verso di chi da lontano – in vari paesi dell’Africa e dell’Europa – chiedeva il suo aiuto, P. Eugenio non si tirava mai indietro…

L’ultimo suo invio con Moneygram all’estero è esattamente di un mese fa e il primo mazzo di fiori deposto accanto alla sua bara porta uno scritto in albanese…

Rientrato definitivamente in Italia nel 2018 per motivi di salute, P. Basso ha affrontato con grande serenità le nuove difficili condizioni di vita. Dal 2019 come Consigliere Provinciale e Superiore di comunità, dimenticando i suoi problemi, ha manifestato grande dedizione ai confratelli, soprattutto ai malati, e attenzione ai parroci dei dintorni che sovente chiedono la nostra collaborazione …

E all’antivigilia dell’Avvento P. Eugenio è “andato incontro al Signore che viene” e che gli detto: “Vieni servo buono e fedele, entra nella gioia del tuo Signore”.

P. Lorenzo Rapetti