Le parole sono di p. Antonio Porcellato, Superiore Generale della SMA, nell’Omelia:

“Sono qui per ringraziare Dio , insieme a tutti noi, per i cinquant’anni di sacerdozio di p. Eugenio e di p. Giuseppe.

Ciò che mi ha sempre colpito di p. Eugenio è il suo entusiasmo e la sua fresca meraviglia quando raccontava le storie missionarie di suoi primi anni passati in Africa. A me, e a tutti noi seminaristi di quel tempo, davano un grande desiderio di partire subito per l’Africa
Di P. Giuseppe mi ha sempre colpito la determinazione e il desiderio di innovazione. Per questo ha sempre cercato di prepararsi con serietà ai compiti che gli erano affidati. Ha speso lunghi anni in Argentina dove ha perso la gamba destra.

Non posso dimenticare i giorni drammatici del 1997 a Calavi (Benin), quando lo abbiamo soccorso nella notte dopo un attacco di banditi che lo avevano lasciato tramortito in una pozza di sangue.

Penso a quella bella preghiera di Mons. de Brésillac, fondatore della SMA: ‘L’avvenire è nelle tue mani, Signore, e io non so bene su quale spiaggia ci spinge il vento che soffia in questo momento. Qualunque cosa capiti, sii Tu l’unico movente delle mie azioni, l’unico scopo delle mie imprese, il solo oggetto dei miei desideri.’

Signore, facci capaci di decisione nel cogliere la tua chiamata. Sei tu Signore, l’unico mio bene.”

Le immagini ce le offre l’amico Lino di Asti, esperto fotografo

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