“È un momento cruciale per la storia del Gabon. Dobbiamo vedere che piega prenderanno gli eventi nei prossimi giorni e soprattutto cosa intendono fare i golpisti” dicono all’Agenzia Fides fonti locali da Libreville, dove i militari hanno preso il potere arrestando il Presidente Ali Bongo Ondimba (vedi Fides 30/8/2023).
“Ora che i golpisti hanno invalidato le elezioni che ricordiamo riguardavano il rinnovo del Presidenza della Repubblica, di Camera e Senato e degli organi provinciali, si è creato un vuoto di potere democratico. Vedremo se e come verrà colmato” rimarcano le fonti.
“La popolazione è scesa in strada a salutare la fine del lungo “regno” della famiglia Bongo al potere da 56 anni. Si sono viste scene di giubilo per la strada mentre nessuno ha finora protestato contro il golpe, al punto che qualcuno si domanda dove sono gli elettori che al 64% avrebbe votato per il Presidente uscente” affermano le nostre fonti.
“Certamente le persone legate al precedente governo temono di perdere i propri privilegi e poteri ma il loro spazio di manovra è ridotto” proseguono. “I militari hanno esteso il coprifuoco già imposto dal governo di Bongo: prima iniziava alle 21, ora alle 18 e finisce sempre alle 6 del mattino. Le frontiere sono chiuse mentre Internet e le comunicazioni telefoniche sono state ripristinate. I giornali non sono usciti mentre le televisioni ritrasmettono i comunicati della giunta militare”.
Secondo le fonti di Fides “occorre fare alcune considerazioni sugli ultimi avvenimenti. Come mai sono stati resi noti i risultati ufficiali delle elezioni del 26 agosto alle due di notte? E dopo un quarto d’ora scatta il colpo di Stato? È stato tutto concordato in anticipo?”.
“I militari hanno dichiarato nulle le elezioni affermando che erano truccate. Un’accusa che era stata lanciata dal leader dell’opposizione Albert Ondo Ossa, ancora prima del golpe, secondo il quale avrebbe vinto con il 70% dei voti; al momento però l’opposizione tiene un basso profilo rispetto ai golpisti”.
“Una parola infine sull’opposizione, che è in realtà costituita in buona parte da persone legate alla famiglia Bongo. Molti sono ex Ministri di Omar Bongo Ondimba, il padre di Ali Bongo Ondimba, morto nel 2009, che avevano perso i favori del figlio” sottolineano le fonti.
Nel frattempo la giunta militare nominatasi Comité pour la transition et la restauration des institutions” (CTRI), ha designato “Presidente della transizione” il generale Brice Oligui Nguema, il comandante della Guardia Repubblicana, l’unità di élite che avrebbe dovuto salvaguardare la vita e il potere del Presidente Bongo. Anche Nguema proviene dalla cerchia della famiglia presidenziale anzi del padre, Omar Bongo Ondimba, del quale era stato aiutante di campo.
Notizia da Agenzia Fides