I bambini adottati da DUMA: costruiamo insieme il loro futuro

L’Associazione DUMA è ritornata in Costa d’Avorio, per visitare i bambini adottati e l’ospedale Donata. Grazie alla collaborazione di suore e padri SMA il lavoro va avanti bene, e ci sono tanti nuovi progetti per il futuro. Lodovica ci racconta l’esperienza del viaggio.

Ci è rimasta nel cuore la visita all’orfanotrofio “Città del Sole” di Tabou, gestito dalle Suore “Missionarie dell’Incarnazione”. Pur non avendoci mai visti, i bimbi parevano chiederci, senza parole, ma solo con i loro grandi occhi seri, delle coccole, degli abbracci, un semplice contatto fisico. Commossi, avevamo la tentazione di portarli tutti via, anche se lì sono seguiti con amore e pazienza dalle suore. È stato difficile andare via da lì e il distacco è stato doloroso.

I bimbi adottati, che abbiamo incontrato a San Pedro da suor Suzanne, sono piuttosto timidi di fronte agli sconosciuti dalla pelle bianca. Ma, con l’aiuto delle suore locali e dei padri SMA che sono con noi, riusciamo a comunicare: veniamo a conoscenza di situazioni a volte così dolorose che ci commuovono; conosciamo anche bambini diligenti, che ci fanno capire che amano studiare e sanno già cosa vogliono fare da grandi (il poliziotto, l’insegnante, la suora..,).

Altre volte ci rendiamo conto che il rendimento scolastico non è molto proficuo, ma riteniamo comunque importante sostenere questi allievi, così che stiano lontani dalla strada e possano mangiare ogni giorno un pasto caldo.

Miranda con Princesse

Una grande festa è stato l’incontro con Princesse, la ragazza cieca di San Pedro, che 3 anni fa ci aveva chiesto di poter studiare, nonostante la sua disabilità.

Ora vive ad Abidjan, frequenta un collegio poco distante e il weekend sta con Chantal, la cuoca della casa SMA, che si è offerta con generosità di accudirla.

Princesse ci ha riconosciuti e in poco tempo ha instaurato un rapporto particolare con Miranda.

Un pomeriggio, mentre la nostra compagna era in camera a riposare, ha sentito bussare alla porta: era Princesse che, da sola, aveva raggiunto la zona dove alloggiavamo e trovato la camera di Miranda.

Le due, nonostante le barriere, fisica e linguistica, sono riuscite a “chiacchierare” per un bel pezzo. Basta poco, quando si vuole, per demolire i muri…

Lodovica Mazzucato

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