P. Renzo Mandirola presenta il diario personale di p. Francesco Borghero, primo missionario italiano della SMA, e fondatore delle chiese del Benin e della Nigeria.
Gli ultimi mesi del 1864 furono molto impegnativi per padre Borghero. Era necessario costruire la seconda missione stabile del suo Vicariato, risolvere a questo scopo tutte le questioni relative al terreno e ai suoi confini, e ridistribuire i sacerdoti nelle due missioni, a seguito della morte inaspettata di due confratelli. Prima di andarsene voleva lasciare tutto in ordine.
Francesco Borghero è infatti richiamato in Francia da p. Planque, suo superiore a Lione, e incoraggiato dai suoi compagni missionari sul posto a tornare in Europa.
Nel gennaio 1865, quindi, lasciò il Vicariato di Dahomey di cui era responsabile e si imbarcò sulla nave Franklin. Avrebbe preferito rimanere un po’ più a lungo, anche se la sua salute si stava indebolendo, per assestare il Vicariato su una base più solida.
Tuttavia, molti sono i problemi che affliggono il nuovo Istituto Missionario e i due uomini devono incontrarsi.
Un secondo motivo spinge Borghero ad partire in Europa: deve accompagnare un gruppo di dodici ragazzi che sono attesi in Spagna. È in quel Paese, nella città di Puerto Real, che padre Papetart ha dato realizzazione a un progetto ideato dal fondatore della SMA, mons. Brésillac: avere una casa in un clima vicino a quello africano in cui i ragazzi africani sarebbero educati in un ambiente cristiano, formati a un mestiere, e poi riaccompaganti in Africa dove avrebbero potuto aiutare i loro fratelli.
Il viaggio si rivela molto lungo e spossante. Il rischio di fare naufragio è molto alto. L’arrivo in Portogallo e infine in Spagna è vissuto con grande sollievo da Borghero. Missione compiuta, almeno in parte.
Il testo tradotto e presentato a p. Renzo Mandirola ci fa rivivere questa storia che si svolge in tre momenti: l’ultimo ma in terra africana, il lungo viaggio in mare e l’arrivo finalmente di padre Borghero e dei suoi figli in Europa
Questo testo ci fa rivivere questa storia che si svolge in tre momenti: gli ultimi mesi di p. Borghero in terra africana, il lungo viaggio in mare, e infine l’arrivo suo e dei suoi ragazzi in Europa.
(dalla presentazione del libro)
Francesco Borghero, Cahiers du retour, SMA Publications, Roma, 2019, p. 174
Traduzione, introduzione e note di Renzo Mandirola
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