La nostra origine
Il nostro istituto è nato per ispirazione di Melchior de Marion Brésillac
È nato a Castelnaudary, nel sud della Francia, il 2 dicembre 1813. È ordinato sacerdote il 22 dicembre 1838.
Dopo due anni di ministero pastorale nella sua parrocchia, entra nell’Istituto delle Missioni Estere di Parigi e parte per l’India. A soli 33 anni di età, il 4 ottobre 1846 è ordinato Vicario Apostolico (con gli stessi poteri di vescovo) di Coimbatore. Il vicariato affidatogli ha solo 4 missionari. Presta particolare attenzione ai malati e ai ragazzi paria (la casta indiana degli intoccabili), a cui fa scuola e di cui si occupa.
Ma la sua principale preoccupazione resta la formazione di un clero locale: vuole preti indiani preparati e rispettati. Alcuni problemi lo travagliano in modo particolare: la divisione in caste e la questione delle usanze locali. Vorrebbe al riguardo un comportamento più chiaro e comune nella prassi pastorale. Chiede alla Santa Sede di accettare le sue dimissioni. Dopo una lunga attesa, Papa Pio IX le accoglie. Era l’8 marzo 1855. Ritorna così in Francia.
La fondazione della Società delle Missioni Africane
Il 26 maggio scrive al Segretario di Propaganda Fide, l’organismo della Santa Sede che coordina l’azione missionaria nel mondo. Lo vuole informare che intende continuare ad essere missionario. È pronto a partire verso i popoli dell’Africa più abbandonati e bisognosi di missionari. Si propone di prendersi cura del Vicariato del Dahomey, sulle coste del Golf di Guinea, che i francesi chiamavano Costa degli Schiavi. Propaganda Fide è d’accordo, ma pensa che la missione in Dahomey abbia bisogno di un Istituto di preti che assicuri una certa continuità. Mons. de Brésillac inizia allora a viaggiare per cercare collaboratori e fondi, per creare non una congregazione religiosa, ma una Società di Vita Apostolica, preti senza voti che consacrano tutta la loro vita alla missione in Africa. Lentamente prende corpo la SMA, Società delle Missioni Africane.
Trova una casa a Lione. Vi entra il 29 ottobre 1856. Il 7 novembre accoglie p. Augustin Planque che diverrà suo principale collaboratore. L’8 dicembre 1856 Mons. de Brésillac e altri 6 confratelli (due sacerdoti, tre seminaristi ed un fratello) salgono al santuario “Notre Dame de Fourvière”che sovrasta la città di Lione e affidano alla Madonna il loro progetto missionario. Questo giorno è considerato la data di inizio della SMA.
Il Vicariato della Sierra Leone affidato alla SMA
La Santa Sede ritiene il Dahomey (attuale Benin) troppo pericoloso, e affida alla SMA il Vicariato della Sierra Leone (oggi l’attuale Sierra Leone e Liberia). Il 21 marzo 1858 Mons. de Brésillac è nominato Vicario Apostolico di Sierra Lione. Il 3 Novembre 1858 partono i primi missionari. Il 10 marzo 1859 parte anche Mons. de Brésillac con due confratelli, un sacerdote e un fratello.
Dopo varie tappe i missionari giungono a Freetown il 14 maggio. Ben presto scoppia nella zona un’epidemia di febbre gialla essi si prestano per alleviare le sofferenze di chi ne è contagiato. Infine loro pure si ammalano.
Dalla morte nasce la vita per la Chiesa in Africa occidentale
Il 2 giugno, festa dell’Ascensione, muore padre Riocreux. Il 5 giugno, muore padre Bresson. Anche Mons. de Brésillac è colpito dall’epidemia. Il 18 giugno muore il fratello Monnoyeur. Il fratello Reynaud, è imbarcato su una nave perché rientri in Francia. Le condizioni di Mons. de Brésillac peggiorano.
Muore il 25 giugno, all’età di 46 anni. Il 28 giugno muore l’ultimo membro del gruppo, il padre Reymond. In un mese il sacrificio supremo dei missionari si compie. Tutto sembra finito.
E invece la storia continua: a Lione p. Planque, con la collaborazione di p. Francesco Borghero, riorganizza il piccolo gruppo di preti e seminaristi. Il Vescovo di Lione assicura loro il suo sostegno. Una nuova missione viene progettata: sarà in Dahomey, e da lì, si irradierà in Nigeria, Ghana, Togo, Costa d’Avorio. Le basi per la creazione della Chiesa cattolica in Africa Occidentale sono gettate. E la SMA cresce e espande la sua azione missionaria, nel solco tracciato dal suo Fondatore.