“Il pensiero e la preghiera per il nostro padre Pier Luigi Maccalli, rapito otto mesi fa in Niger, è presente in modo particolare in mezzo a noi”. Lo dice all’Agenzia Fides padre Ceferino Cainelli, sacerdote argentino della Società delle Missioni Africane (SMA) impegnato in Angola. Il missionario si trova attualmente a Roma per il Capitolo generale della congregazione SMA.
E racconta: “Una grande fotografia, con il suo volto sorridente, è nella sala dove ci riuniamo ogni giorno. Mentre aspettiamo con speranza il suo ritorno in mezzo a noi, la sua testimonianza ci motiva a continuare con coraggio la missione affidataci da Signore: annunciare la vita e l’unione fra i popoli e le culture”.
“La vicenda di Gigi, come noi lo chiamiamo in famiglia, – racconta p. Ceferino – ci fa anche prendere coscienza delle sfide della missione oggi in alcuni paesi dell’Africa, e altrove, e dell’attualità dell’annuncio del Regno come messaggio di comunione fra gli uomini e le donne di questo nostro tempo”.
La 21ª assemblea generale dei padri SMA vede riuniti confratelli venuti da quattro continenti oltre ad a una rappresentanza di laici. Il missionario descrive con emozione questo “momento molto intenso di condivisione, nel corso del quale guardiamo con particolare attenzione al nostro vissuto, nei continenti dove svolgiamo il nostro ministero missionario, con una particolare attenzione all’evangelizzazione dell’Africa e ai popoli di origine africana. Siamo riuniti per potere pianificare il futuro assumendo la missione con un nuovo slancio e una rinnovata speranza.”
“Ringrazio il Signore perché, nella diversità di culture e storie, siamo una famiglia di testimoni gioiosi in un mondo dove si accentuano ogni giorno di più le divisioni e le violenze” conclude padre Cainelli.
Purtroppo dal Niger non si hanno notizie di padre Maccalli. La dichiarazione del ministro burkinabé sul “ritorno di p. Gigi in Niger” non ha avuto nessun seguito.
Da Agenzia Fides