In un messaggio registrato, indirizzato al suo amico p. Giorgio, p. Gigi ringrazia tutti per la preghiera, la vicinanza, la testimonianza di affetto dimostratagli, e mai affievolita durante tutta la sua lunga prigionia.
Ecco cosa ha detto p. Gigi: “Dopo due anni di grande silenzio, eccomi catapultato nel mondo della parola. Sono arrivato da poco a Roma. Ho abbracciato la famiglia, ho potuto sentire le campane del Duomo di Crema, grazie a mio nipote che le aveva registrate.
Voglio far arrivare il mio caro saluto a tutti gli amici che mi hanno testimoniato la loro vicinanza, hanno pregato, hanno accompagnato i miei due anni di prigionia nel Sahara.
Sto bene, ho pianto sentendo le campane e le testimonianze.
A tutti grazie, ricordiamoci nella preghiera, tutti i giorni sapevo che potevo contare sulla vostra preghiera
È stata questa la mia forza, la chiave di questa vicenda che mi ha tenuto prigioniero per più di due ani prigioniero di al Qaeda
Finalmente sono di nuovo libero, e non ho parole per dire a tutti il mio grazie.
A presto, abbraccio tutti, ringrazio tutti!”