“I Songye nella Cappella Palatina” è il titolo della mostra allestita nel Maschio Angioino di Napoli.
È la “più importante esposizione mai realizzata sulla scultura tradizionale dei Songye, un gruppo etnico africano insediato in un ampio territorio della regione centrale della Repubblica Democratica del Congo”, affermano i curatori e esperti internazionali, Bernard de Grunne e Gigi Pezzoli.
Oltre 130 le opere esposte, che si potranno ammirare fino al prossimo 15 gennaio 2023, dal lunedì al sabato dalle 10 alle 17.
La natura omogenea degli oggetti in mostra, spiegano i curatori, “offre l’opportunità di cogliere alcuni elementi costitutivi dell’essenza di questi manufatti, nonché della loro collocazione nelle collettività di origine. L’arte dei Songye non è mai stata presentata in Italia e anche nel mondo le esposizioni espressamente dedicate a questa popolazione sono state rarissime. Eppure, ben poche sculture come queste incarnano l’immaginario della creatività africana”.
In gran parte sono ciò che un tempo chiamavamo ‘feticci’ e oggi, con termini meno negativi, ‘figure di potere’ o ‘effigi cultuali'”. Si tratta di oggetti magico-protettivi frutto dell’intervento congiunto di scultori, di fabbri e di specialisti rituali che li hanno attivati mediante canti, preghiere e l’aggiunta di elementi animali e naturali.
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