DUMA è un’associazione di volontariato fondata  tanti anni fa a Torino dai coniugi Monica e Francesco Cantino, cugini del missionario SMA p. Secondo Cantino, deceduto nel 1998.

Fin dalla sua nascita si è occupata di adozioni a distanza di bambini della Costa d’Avorio. Da qualche anno DUMA ha cambiato sede e responsabili.

Oggi è basata nella casa di animazione missionaria SMA di Feriole (PD), ed è coordinata con grande entusiasmo e generosità dai coniugi Daniela e Orlando Gregoletto, che hanno saputo coinvolgere un bel numero di volontari. DUMA lavora in stretta collaborazione con la SMA.

Vai al sito di DUMA per ulteriori informazioni.

Oltre a sostenere tanti bambini ivoriani con le adozioni a distanza, e ad appoggiare le attività del Centro Medico di San Pedro, intitolato a suor Donata, DUMA promuove alcune attività anche nel padovano e nel vicentino.

Lodovica Mazzuccato, volontaria di DUMA, ci racconta della “Giornata della Salute” ad Enego (VI)

Grazie all’iniziativa di Rosanna Zanato, una volontaria molto attiva, abbiamo organizzato delle “giornate della salute” in varie parrocchie con la collaborazione di medici specialisti che offrono la loro professionalità gratuitamente.

È così che sabato 19 settembre eravamo ad Enego (PD), ospiti della parrocchia di don Federico, che ci ha offerto i locali per effettuare visite cardiologiche per la gente del piccolo ma attivo borgo. Le visite sono gratuite. Alle persone convocate viene chiesto un obolo che andrà ad aiutare l’associazione.

L’aspetto più bello di questa iniziativa è il fatto  che è un’occasione di “fare comunità” noi del DUMA, l’associazione di volontariato e aiuto all’Africa sorta a Feriole in collaborazione con la SMA.

Facciamo conoscere la nostra Associazione e questo ci permette di comunicare i nostri scopi e i nostri ideali.

A loro volta i “pazienti” ci raccontano le loro storie e la loro sensibilità. Ci sono alcuni  che tornano quando ripetiamo le visite a distanza di tempo, perché, dicono si sono trovati bene con noi: hanno capito che, oltre l’aspetto puramente sanitario, curiamo anche la dimensione umana.

Cosa, questa, che cerchiamo di mantenere sempre come priorità, anche in tempi come questi di restrizione post-pandemia, in cui l’aspetto pratico, economico, può creare problemi a tutte le associazioni che vivono di volontariato.”