Kossi Amékowoyoa Komla-Ebri è nato in Togo a Tsévié, nel 1954. Conseguita la maturità in Francia, arriva in Italia nel 1974 dove completata gli studi in Medicina e Chirurgia. Si specializza a Milano e dopo un’esperienza lavorativa presso l’Hopital St Jean de Dieu a Afagnan in Togo, lavora all’ospedale Fatebenefratelli di Erba.
Ora in pensione, vive in Lombardia con la sua famiglia.
È uno dei primi scrittori di letteratura italiana della migrazione. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti per i suoi lavori letterari ma anche per il suo impegno nel campo dell’integrazione culturale. Oggi, i suoi testi, sono riscoperti e rivalutati.
Nel 1997, con il racconto Quando attraverserò il fiume, ha vinto il primo premio per la narrativa nel concorso Eks&Tra . I racconti successivi, Sognando una favola, Vado a casa, Le due scatole di fiammiferi sono apparsi in diverse antologie. Un suo racconto, La manif, è stato pubblicato su NarraSud, sul sito Sagarana e nell’antologia, La lingua strappata.
Un suo saggio, Anch’io sono l’Italia, dedicato alla letteratura Italiana della migrazione, è apparso nel 2000 sulla rivista tedesca Die Brücke.
Insieme al medico-itinerante Aldo Lo Curto e al disegnatore brasiliano Ubiratan Porto, è autore di Afrique. La santé en images, manuale distribuito gratuitamente in diversi villaggi africani per la divulgazione dell’educazione sanitaria tra le popolazioni locali.
È fondatore e presidente onorario della REDANI (Rete della Diaspora Africana Nera in Italia) e mediatore interculturale per il mondo della scuola e della sanità. E’ membro del comitato scientifico del convegno Scritture Migranti.
È stato membro fondatore di El-Ghibli, la prima rivista online di letteratura della migrazione e direttore della collana letteratura migrante delle edizioni dell’Arco. Ha curato il blog (Imbarazzismi) sul Il Passaporto e la rivista dell’Italia multietnica poi Metropoli .
Nel 2002 ha pubblicato i suoi primi romanzi, Identità trasversa (ed. Il Grappolo) e per l’editrice Dell’Arco-Marna, Imbarazzismi-quotidiani imbarazzi in bianco e nero, con una introduzione di Laura Balbo e il romanzo Neyla, tradotto e pubblicato negli Stati Uniti dalla Fairleigh Dickinson University Press.
Negli anni successivi, ha pubblicato la raccolta di racconti All’incrocio dei sentieri (EMI, 2003), I nuovi Imbarazzismi-quotidiani imbarazzi in bianco e nero…e a colori (ed. dell’Arco-Marna, 2004), La sposa degli dèi. Nell’Africa degli antichi riti vodù (ed. dell’Arco-Marna, 2005) e Germogli re, per l’antologia Italiani per vocazione a cura di Igiaba Scego (ed. Cadmo, 2005).
Tutti i suoi libri sono oggi in riedizione presso Touba culturale Italy e il romanzo Neyla, nel 2019, ha vinto il premio Prato CittAperta dedicato alla cultura migrante.
Nel 2021, Imbarazzismi. Esercizi di razzismo quotidiano, sono usciti nell’edizione bi-fronte italiano-arabo (Roma, Edizioni Q ).
Un esempio di ricerca e integrazione.
I libri qui citati, e altri libri in lingua originale o in traduzione italiana di scrittrici e scrittori africani, li puoi trovare nella nostra Biblioteca Africana Borghero, ed avere in prestito con lo scambio inter-bibliotecario, rivolgendoti alla tua Biblioteca abituale. Vai alle pagine del nostro sito dedicate alla Biblioteca.
A cura di Maria Ludovica Piombino
Biblioteca Africana Borghero