Le importanza....scuole superiori e le università hanno una mappa al loro ingresso che mostra tutto il piano del “campus” universitario, e poi, per facilitare la ricerca, sovente ci dicono, “Tu sei qui”, con un cerchio rosso. La facoltà di filosofia aveva lo stesso tipo di una mappa, con un’aggiunta: “Tu sei qui, ma perché?”

Celebrando il bicentenario della nascita del nostro Fondatore, Mons. Melchior de Marion Brésillac, vale la pena a riflettere sulla domanda: “Perché siamo qui alla SMA oggi?”

Possedere e riscoprire i nostri carismi

Innanzitutto noi siamo dei discepoli di Cristo. Attraverso la nostra vita di testimonianza e di annunzio siamo chiamati a fare altri suoi discepoli. Tutti condividiamo, a partire dal fondatore, un dono comune, un mandato e un carisma speciale nella SMA. Ė vitale per noi di crescere nella nostra consapevolezza del carisma SMA oggi per possederlo di più e riscoprirlo in contesti diversi nel mondo che cambia.

Siamo tutti invitati a prendere le sezioni delle nostre “costituzioni e leggi” – soprattutto capitolo uno – per la meditarle e la condividerle. Così pure faremmo bene a leggere e meditare il Messaggio dell’AG 13. Ė inoltre opportuno utilizzare certi passi scelti dagli scritti del Fondatore per la meditazione. Per questo abbiamo reso disponibili tutti gli scritti del Fondatore su carta stampa, ma anche sul web e sui media digitali. Ė il momento di crescere nella nostra comune identità. Ė il tempo di riconoscere che siamo parte di una grande famiglia missionaria che ha iniziato la missione oltre un secolo e mezzo fa.importanza......

Tensione dinamica

Il pericolo fondamentale che ogni gruppo può trovarsi ad affrontare è quello di diventare irrilevante. Solo i gruppi che si mantengono dinamiche possono progredire. Papa Francesco parla di essere coscienti di avere una <testa incompleta>, una testa che cerca sempre ed è aperta a ricevere nuove idee.

I missionari sono l’avanguardia della Chiesa e vivono una serie di tensioni dinamiche: tra l’annuncio di Cristo e il dialogo interreligioso, tra il contributo allo sviluppo e l’identificarsi con il popolo, tra le necessità per l’autosufficienza sempre, però, confidando nella provvidenza di Dio. C’è una tensione fra tradizione e pertinenza, lealtà e creatività, insegnamento e apprendimento. Ė importante che i missionari accolgono questa tensione dinamica ed essere attenti alle sue ispirazioni.

Al servizio di una civiltà superiore

La sopravvivenza del più forte diventa imperativo per chi vive in un mondo che si definisce “sviluppato”. Le disparità inerenti al sistema economico del capitalismo in un mondo sviluppato non sono casuali o accidentali ma sistematiche. I missionari sono chiamati a rispondere a tali disparità dal dichiarare la verità a chi detiene il potere. Lo facciamo in collaborazione con altre organizzazioni religiose, persone e gruppi che hanno le stesse sensibilità, attraverso le nostre varie iniziative GPSC (Giustizia, Pace, Salvaguardia del Creato).

Nonostante la prevalenza del male che occupa i “media”, è importante che apriamo gli occhi alla rapida evoluzione della nostra società, ai segni postivi del Regno di Dio presente in mezzo a noi e alla certezza che la preghiera quotidiana del “venga il tuo regno” è ascoltata da Dio.

Molti valori evangelici sono riconosciuti come parte della nostra civiltà. Indipendentemente dai pregiudizi religiosi, la società umana in generale chiede il rispetto dei diritti umani. I cattivi governanti perdono rapidamente l’impunità nei vari paesi. La società richiede responsabilità e trasparenza e ha detto forte e chiaro ai suoi governanti che sono servi.

Si, il regno di Dio è in crescita come un granello di senape. Noi, missionari della SMA, siamo al servizio di questo regno, al servizio degli aspetti positivi della nostra civiltà. Noi promuoviamo questi aspetti positivi attraverso il nostro impegno per i più abbandonati e nella protezione dei più vulnerabili. Lo facciamo questo non solo lavorando con i più abbandonati, ma anche lasciandoci evangelizzati da questi ultimi. In quest’impegno ci può essere scomodo continuare il nostro apostolato, perché abituati a viverlo come un nostro potere che ci viene dal nostro stesso proprio statuto di apostoli nella società. Ma questo è il richiamo che ci viene ricordato costantemente da papa Francesco: I missionari oggi devono essere testimoni più che maestri.

Missione e riconciliazione

Un elemento chiave della missione di Gesù Cristo è quello della riconciliazione a vari livelli. Dio è al medesimo tempo il costruttore di ponti e il ponte stesso. Ogni missionario allora è un ponte e un costruttore di ponti. Il mondo sanguinoso aspira per i figli la pace per promuovere la guarigione e la riconciliazione. Ogni discepolo di Cristo è un canale di perdono, di pace e di riconciliazione.

Abbiamo bisogno di essere ben equipaggiati in ogni campo per affrontare le sfide di oggi. In molte situazioni i responsabili religiosi sono così profondamente immersi in mentalità settarie che diventano ciechi di fronte al degrado della società. Nessun conflitto dovrebbe causare divisione permanente. La verità e la giustizia, la riconciliazione e l’unita dovrebbe essere il nostro obiettivo finale. E questo deve essere vissuto dentro e fuori della famiglia SMA. Raccontare la verità e dare e ricevere il perdono sono il fondamento su cui è costruita la riconciliazione. Solo la riconciliazione nello spirito di Cristo può avere un effetto duraturo.

Le nostre risorse spirituali ci aiutano a discernere chiaramente, anche se tutto sembra impastato di fango. Il mondo ci offre le risorse intellettuali per sviluppare le competenze per risolvere i conflitti. Queste competenze dovrebbero essere parte della nostra formazione iniziale e permanente.

Oggi più che mai, dobbiamo promuovere l’ecumenismo e il dialogo interreligioso. Questo, naturalmente, diventa difficile e impegnativo in un ambiente in cui “l’altro” vuole la nostra distruzione o la nostra conquista. Il dialogo non significa che rinunciamo a proteggerci, di proteggere il nostro popolo e pretendiamo che gli atti spregevoli del male siano considerati per quello che sono. Teniamo però presente che l’odio per gli altri non farà che semplicemente mantenere l’animosità nelle generazioni future. La nostra umanità ha bisogno di superare tutte le nostre differenze. Solo allora possiamo essere veramente incisivi, solo allora possiamo essere veramente missionari.

Mentre chiudiamo quest’anno che marca il bicentenario della nascita del nostro Fondatore, ognuno di noi rinnovi il suo impegno per la missione che Dio ha affiato alla SMA. Non è la nostra missione personale, ma la missione collettiva della famiglia SMA. Possa, ognuno di noi, sforzarsi di essere missionario dal profondo del suo cuore.

Invochiamo la Madonna, e il servo di Dio, Melchior de Marion Brésillac, di intercedere per noi.

Roma, 2 dicembre 2014.

Fachtna O’Driscoll, Antonio Porcellato, Francis Rozario, Francois Gnonhossou,
membri del
Consiglio Generale della SMA

[1] Molte delle nostre pubblicazioni sono come libri elettronici. Chi vorrebbe procurarsi visita il sito: www.smashwords.com e ricerca di pubblicazioni SMA. Sino alla fine del 2014, i libri non avranno alcun prezzo fisso. Si può scegliere di ottenere liberamente oppure pagare il prezzo che vuole.