P. Luigino è missionario in Angola, a 50 km a nord della capitale Luanda, in un quartiere dove sta sorgendo il nuovo porto. Ci parla dell’acqua, essenziale per tutti, ma in modo particolare per chi l’aspetta per seminare, per dissetarsi, e come segno della Vita Nuova del Battesimo.

L’acqua della pioggia

Anche in Angola sappiamo che cos’è la siccità! C’è la grande siccità del sud del paese che dura da anni e sta provocando povertà, fame e morte.

E c’è la “piccola” siccità che sta complicando la vita della nostra gente.

Ieri sono stato a celebrare la Messa nella comunità di S. Domingos e dopo la Messa, come si fa di solito, ho portato la comunione ad alcuni ammalati in una zona distante dal centro dove le nuove costruzioni si alternano alle baracche di lamiera, a qualche campo di manioca o di mais e a distese di erba secca. Le persone che mi accompagnavano osservavano con un velo di tristezza gli steli di mais rinsecchiti, bruciati dal sole implacabile di questa estate australe che sta finendo.

Quest’anno la cosiddetta seconda (si fa per dire!) stagione delle piogge si fa aspettare e forse non arriverà più; nel novembre scorso le prime piogge promettevano abbondanza e regolarità… poi a dicembre più nulla. Ora l’epoca delle piogge sta passando senza che il cielo mandi la sua benedizione e la stagione secca sta arrivando; se continua così, probabilmente rivedremo di nuovo la pioggia solo a novembre.

È vero che questa zona, come clima, è alquanto secca e non è adatta a un’agricoltura produttiva, ma qualcosa si riesce comunque a coltivare: manioca, patata dolce e anche un po’ di mais e di fagioli quando piove un po’: quanto basta per ricavare un po ’di cibo e attutire gli effetti nefasti della crisi che sta privando di lavoro e di risorse molta gente.

Acqua minerale

E, a proposito di acqua e di siccità, da qualche tempo, anche in Angola, come in Italia, hanno cominciato a circolare camion e camion di acqua in bottiglie di plastica PET!. Anni fa si vedevano circolare moltissimi vecchi camion cisterna riciclati che prelevavano l’acqua dal fiume Bengo e la portavano nei quartieri e nelle case.

I camion non hanno smesso di circolare e di andare a prelevare acqua dal fiume per riempire le cisterne di tante case, ma sarà che l’acqua del fiume non trattata è un veicolo certo di malattie e la gente ne ha preso coscienza, oppure sarà che un po’ di benessere sta cambiando le abitudini, fatto sta che ci stiamo “modernizzando” anche qui!

Ci stiamo abituando all’acqua detta “minerale”, in bottiglie da mezzo litro, da un litro e mezzo o da 5 litri, col risultato che una parte delle magre risorse delle famiglie se ne va in … acqua!

In una zona densamente popolata, stretta da due fiumi che potrebbero fornire acqua dolce a tutto il paese, basterebbe investire di più e meglio in reti di distribuzione dell’acqua potabile, anche a costo di chiedere alla gente un contributo per il servizio. Costerebbe certamente meno di quanto non costi adesso avere un po’ d’acqua per i bisogni quotidiani.

Ma che ne soffre non è solo il bilancio famigliare, è anche l’ambiente: le bottiglie di plastica non sono riciclate, finiscono nelle discariche e lungo le strade e un po’ alla volta, schiacciate dalle macchine, formano come uno squallido pavimento, dove le bottiglie fanno buona compagnia ad altri tipi di plastica, recipienti, sacchetti, imballaggi di ogni genere ecc.

L’acqua del Battesimo

Sabato prossimo, durante la Veglia Pasquale saranno battezzati alcuni adulti e il giorno di Pasqua un folto gruppo di adolescenti e giovani che da più di tre anni aspettano quest’Acqua che viene dal Cielo e che li farà rinascere alla Vita Nuova.

Come la terra, tanto secca e screpolata da sembrare morta a causa di una lunga siccità, esplode di vita dopo una pioggia abbondante; così siamo certi che lo Spirito Santo trasformerà i nostri catecumeni in discepoli coraggiosi di Gesù, nella Chiesa e nella società.

Buona Pasqua a tutti voi, cari amici.

Il Signore faccia piovere su ciascuno di voi e sulle vostre famiglie un diluvio di grazia e di pace.

P. Luigino Frattin
Desvio da Barra, Angola