Gli Istituti missionari italiani, nella fedeltà al loro carisma missionario ad gentes hanno deciso di costituire una comunità inter-congregazionale, composta cioè da membri di istituti diversi, maschili e femminili, che mettesse assieme le loro ricchezze ed esperienze di ciascun Istituto nel campo della mondialità e della intercultura, e rispondesse alle richieste pervenute da alcune diocesi siciliane, che si trovano confrontate con l’emergenza dell’immigrazione. Il progetto ha visto la luce il 16 marzo 2016 nella diocesi di Noto, con una comunità composta da due missionarie (Immacolata e Consolata) e due missionari (Consolata e Padri Bianchi). La comunità risiede nella città di Modica (provincia di Ragusa) in un appartamento attiguo al Santuario della Madonna delle Grazie.
All’inizio i membri della comunità si sono dedicati a conoscere la situazione dei migranti arrivati via mare nella zona: i centri dove sono accolti, le realtà associative impegnate nella loro assistenza, e anche le serre agricole dove molti di loro trovano impiego, per lo più in nero, coltivando il famoso pomodoro Pachino.
Si sono poi avviate attività più specifiche, come la collaborazione con il Presidio della Caritas Italiana a tutela dei lavoratori agricoli, l’inserimento nella scuola di lingua italiana, come pure una presenza nell’ospedale e nelle carceri dove gli immigrati soffrono spesso di discriminazione.
Oltre a ciò abbiamo voluto dare un contributo più specifico al nostro essere missionari: l’accompagnamento spirituale degli stranieri, e proposte formative per le parrocchie e le scuole. Ma per fare questo sentiamo forte la necessità di rafforzare l’intesa nella nostra comunità, che è molto particolare, essendo formata da persone di Istituti diversi. Per questo ci siamo riservati momenti per la preghiera quotidiana, per il ritiro spirituale mensile, per incontri settimanali regolari di organizzazione e valutazione.
Il direttore della Caritas, Maurilio Assenza, ci ha dato indicazioni molto forti e concrete per dare una fisionomia al nostro camminare insieme con la Chiesa di Modica: “Una presenza coraggiosa a fianco dei più deboli, di quelli che troppo spesso restano senza voce, immigrati e anche lavoratori del territorio. Un presidio di Dio, un farsi presente di Dio che nei migranti chiede accoglienza, e che i migranti avvertono presente più di quanto non accada nel nostro stanco Occidente”.
Il nostro guardarci attorno senza pregiudizi, né progetti prefabbricati in partenza, ci ha permesso di apprezzare l’accoglienza di tante persone, e di essere subito accettati come fratelli e sorelle.
P. Vittorio Bonfanti
Padri Bianchi
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