Il 3 agosto 1960 il Niger otteneva la sua indipendenza dai coloni francesi

Sessanta anni dopo, questo Paese del Sahel, immenso per territorio, ma poco popolato e semi-desertico, non ha ancora trovato la via dello sviluppo.

Nella triste e dolorosa classifica della povertà, il Niger si piazza al 6° posto: solo 488 dollari il reddito pro-capite dei suoi cittadini. Peggio per l’ISU, Indice di Sviluppo Umano, stilato dall’Onu: 189° su 189!

La sua economia si basa essenzialmente sull’agricoltura di sussistenza e sull’allevamento del bestiame. Poca ricchezza per i suoi abitanti producono le risorse minerarie di cui dispone il Paese: uranio, carbone, ferro, fosfati, oro e petrolio.

La SMA da più di un secolo è presente in Niger. Il suo primo missionario che visitò la zona di Zinder (sud-est) fu Mons. Oswald Waller, allora  Prefetto Apostolico di Shedam (nord della confinante Nigeria).

Nel 1931 il missionario SMA François  Faroud è inviato a Niamey per aprire la “Mission catholique” del Niger.

Nel 1939 il confratello  Maxime Chazal apre una missione nella città di Zinder. La SMA vi resta fino al 1948, quando viene sostituita dai Redentoristi.

La SMA ritorna in Niger nel 1976. Ha dato alla Chiesa del Niger un Vescovo, Mons. Michel Cartatéguy. Sono una dozzina gli attuai missionari SMA, di varie nazionalità.

La SMA italiana è attualmente presente con due confratelli: p. Pier Luigi Maccalli, rapito, e p. Mauro Armanino.

Le statistiche essenziali (2019):

Popolazione nel 2019 : 19,94 millioni di abitanti
Densità: 16 persone per kmq
Tasso di fecondità: 7,16 (numero di figli per donna in età fertile, il più alto al mondo)
PIL pro-capite : 488 dollari
Tasso di scolarizzazione: 37%
Tasso di analfabetismo: 71,3%
Religioni: musulmani 95; animisti 4%; cristiani : 1%
Principali etnie: hausa (56%), djerma o zarma (22%); fulani o peul (8%)

Il Niger è una Repubblica presidenziale, sul modello francese. Il suo presidente è Mahamadou Issoufou. Dopo vari colpi di stato ad opera dei militari, da 10 anni vige un regime democratico, con elezioni libere e multipartitiche.

Immagini: wikipedia