Con le “disposizioni coronavirus” prese dalla Regione Veneta e dalla Diocesi di Padova, anche nella nostra comunità missionaria di Feriole ogni attività è sospesa o annullata: incontri, visite, accoglienza di gruppi, servizi alle parrocchie, messa quotidiana in casa con gli amici. Annullati gli appuntamenti al centro missionario, le formazioni sulla Parola di Dio, l’animazione nelle scuole… E la paura ci ha contagiato tutti.

Scrive il vescovo Claudio: “Questo vuoto, che nella musica si chiama pausa, arricchisce la melodia; nella pittura una piccola macchia di colore in un campo uniforme diventa richiamo, ad esempio un punto bianco su sfondo nero. Queste pause e questi punti attirano l’attenzione. Si tratta di tramutarli in ricami: è un’arte!”.

Così il tempo di prova e di solitudine che viviamo diventa un’opportunità. Ci rimanda con forza e nostalgia a una realtà che a volte dimentichiamo o mettiamo in secondo piano: la bellezza e la necessità della comunità.

Abbiamo tutti bisogno gli uni degli altri, siamo Chiesa, Popolo in cammino, Famiglia di Dio. E se ora in casa abbiamo più occasioni per riscoprire i momenti di preghiera silenziosa o di dialogo con i nostri famigliari, ci è data anche l’occasione per rinnovare la nostra vicinanza spirituale con la famiglia missionaria dei padri e delle suore, con la nostra comunità parrocchiale, con i missionari che sono lontani e non vediamo da anni…

Anche questo ultimo numero de Il Campo vuole essere un piccolo segno di amicizia e fraternità. Preghiamo quindi per chi è colpito dal virus; proteggiamo la salute nostra e degli altri, perché è un prezioso dono di Dio; ma non lasciamoci scoraggiare da questo tempo speciale che ci è imposto. “Tutto concorre al bene di coloro che il Signore ama” (Rm 8,28) e ancora ci sorprenderà il mattino di Pasqua”. (P. Dario Dozio)

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